Dal Romanzo alla storia
Dal "Romanzo" alla storia - Lecco 1628 - 1827, Angelo Borghi, Azienda autonoma soggiorno e turismo di Lecco, Lecco, 1980
La pressunta casa di Lucia
All'ingresso del paese, salendo da Lecco, al n° 19 di Via Caldone si vede "la pressunta casa di Lucia", una grande masseria degli Airoldi Marchesini di Acquate e in seguito dei Fumagalli. Precedeva i vasto cortile, dove era un tempo piantato un figo, il muretto di cinta nel quale si apre una bella porta chiodata difesa dal tettucio di travi e incorniciata da un ottima Anunciazione degli ultimi anni del XVI secolo, da poco restaurata. La casa e molto grande e la parte centrale e piu elevata come un aspece di colombara, dalle carateristiche dei secoli XVI-XVII sec. Rischio la demolizione nel 1956 quando purtroppo fu possibile fermare sul'altro meridionale la costruzione di brutto bar rosa.
Come si e detto questo cascinare non assomiglia casuccia di Lucia abitandovi già da tempo dal Bindoni 8 o 9 Famiglie.
Una seconda casa di Lucia
Svoltando l'angolo della casa adiacente alla canonica, si sale per via renzo. Si riesce leggermente a sinistra a l'oratorio dalla Concezione e proseguendo diritti per la strada ripida, si viene alla casa che ad Acquate è indicata da tempo come quella di Lucia ed anche qui siamo in capo o in fondo al paese. E una casa un pò fuori, ma non isolata, preceduta dal'usato cortiletto, che aveva anch'esso il suo bel fico; a destra da un porticato basso, si entra nel grande locale dell'osteria dei Promessi sposi dove spica sotto le travi anerite un bellissimo cammino di pietra del tardo 500. Era questa una casa della famiglia Gattinoni. Lo Spreafico invece, per spiegare la dura tradizione della casa di Lucia, la pensa una delle tre che il Manzoni possedevano tra il 1817 e 1824 in Acquate: "Chi sa che il popolo avendo visto bazzicarvi il Manzoni con una metonimia inconsapevole.. non abbia attribuita a Lucia quella casa che era stata del Manzoni". Invece, la casa del Manzoni era in un altra parte del paese e percio si deve solo pensare che al ochio del popolo o al suggerimento del Bovara quella casa meglio delle altre si prestasse ad essere indicata come la casa di Lucia: Fuori ma poco dal villagio, abbastanza vicina alla chiesa, forse un poco visibile dal lago, o almeno indovinabile, come la viotola che scende al Garabuso e risale di finaco alla canonica con altri percorsi periferici percorrere a Pescarenico non visti. E si averte ancora che nel prima stessura dal cortile dalla casa di lucia si poteva vedere di fronte "Il castelloto di Don Rodrigo sul pendio della montagna... Un po piu in basso e piu verso settentrione", esatamente come adesso.