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PRIMO SCENARIO SECONDO
SCENARIO TERZO
SCENARIO
I MATERIALI
Per quanto riguarda l’uso dei
materiali, ci si riferisce alla prima ipotesi di progetto, ma queste
considerazioni si posso estendere anche agli altri scenari e a qualsivoglia progetto
nato partendo dalle stesse premesse, ovvero considerando gli stessi aggettivi,
lo stesso paradigma e soprattutto applicando gli stessi codici.
I NASTRI
Innanzi tutto è opportuno
distinguere i materiali di cui sono composti i “nastri” che avvolgono
l’edificio alle due estremità. È vero che queste superfici curve dalle forme
morbide sono diverse tutte tra loro ed è anche vero che sono situate in
posizioni differenti, ma sono accomunate da obiettivi comuni. Vogliono
avvolgere l’edificio, abbracciandolo, rendendolo più leggero, avvicinandolo
all’ambiente naturale più prossimo. Allo stesso tempo, vogliono arricchire la
facciata imprimendogli quel movimento che si ritrova ai piedi della stessa,
dove scorre il fiume Caldone.
Come già accennato alla pagina
precedente relativa ai dettagli costruttivi, questi pannelli saranno in:
acciaio
satinato
acciaio
lavorato a specchio, in modo che sia il fiume alla base, sia il cielo, con le
nuvole mosse dal vento, vi si possano riflettere donando alla facciata
un’aspetto in continuo divenire.
Titanio, è un materiale che “sfrutta” la
luminosità dell’ambiente e ne intensifica la luce.
I PANNELLI
I materiali dei pannelli posso variare
tra il legno, il vetro, l’acciaio e il titanio. Anche la lavorazione degli
ultimi tre può essere diversa, sia si possono trattare a specchio, sia possono
essere satinati.
Questi pannelli, che hanno la
caratteristica forma allungata, saranno agganciati all’epidermide di base, la
vecchia facciata della Berera, a seconda del materiali di son costituiti.
Per quanto riguarda i pannelli
scorrevoli, questi, saranno in acciaio, costituiti da sottili lamelle, in modo
che la luce possa filtrare, e che l’aria possa scorrere.