Anche nella
scelta dei materiali e dei dettagli costruttivi ho cercato di seguire i codici scelti
in precedenza e indicazioni che derivano dagli aggettivi.
Questi dettagli
e i materiali che costituiscono il nuovo involucro si riferiscono ai tre
scenari, in particolare il primo è quello prescelto.
In
questa ipotesi la facciata sarà ricoperta da sottili pannelli di diverso
materiale, vetro legno o acciaio, questi pannelli avranno una caratteristica
forma allungata, una misura prevarrà sull’altra, ma non sono uguali tra loro,
infatti avranno lunghezze e spessori diversi, e nascono dall’aggregazione del
medesimo modulo quadrato.
Accanto a
questi pannelli primari possiamo trovare altri pannelli scorrevoli. Questi pannelli
caratterizzano sia la seconda che la terza ipotesi di progetto. A questi è
affidato il compito di imprimere maggiore movimento alla facciata, che non
rimane solo ad un livello virtuale.
Le forme ondulate,
curvilinee della base dell’edificio, nello scenario due e tre sono pensate in
acciaio, il loro spessore è minimo, e la loro caratteristica, oltre alla forma
curvilinea è che sono a specchio, in questo modo, il fiume che scorre accanto
si può riflettere di continuo creando effetti mutevoli. Questi sottili pannelli
vogliono rappresentare “fili d’erba agitati dal vento”.
Mentre per la
copertura, soprattutto per quella del primo scenario, i pannelli saranno sempre
curvilinei, e di acciaio, però alternati
tra opachi e riflettenti. Il fatto di avere questi sottili fili di acciaio che
abbracciano l’edificio nella parte superiore contribuisce a renderlo più
leggero. Il tetto vuole assomigliare a “un vecchio scialle inamidato, quale si
può vedere nei dipinti di Vermeer”, usando parole già dette da Gehry.
Per
quanto riguarda la struttura interna del fabbricato, essendo un edificio
industriale dovrebbe avere il minor numero di pilastri interni. È lungo i
pilastri della facciata che si cerca di ancorare la nuova “pelle”
dell’edificio, si tratta di una parete ventilata, c’è dunque una intercapedine
tra la vecchia facciata e la nuova. Questa intercapedine, dove può circolare
l’aria ha uno spessore che varia da 0,5 metri fino a 1 metro.
Un’immagine
dell’interno.