Passo 2: adduzioni e codici
Una volta costruiti gli
immaginari di riferimento, esaminando attentamente gli oggetti presenti in
essi, cercherò in ognuno le caratteristiche che mi fanno percepire quei dati
oggetti appartenere ai loro rispettivi aggettivi: da queste osservazioni
addurrò dei “codici di trasformazione” per ogni aggettivo, codici che mi
permetteranno di trasformare gli oggetti reali rendendoli più conformi all’attributo
a cui si riferiscono: per questo essi devono rispondere innanzitutto a domande
del tipo “Come buco l’oggetto? Come lo piego? Come inizia? Come finisce?” e
così via. Caratteristiche importanti di queste regole saranno la loro
applicabilità e la loro utilizzabilità da parte di tutti. In altre parole se io
creo un oggetto, un’altra persona che applica i miei codici deve ottenere un
oggetto se non uguale, almeno molto simile al mio. Di seguito sono raggruppate
le varie matrici di trasformazioni che ho addotto, suddivise per aggettivo.
Razionale
1)Costruire gli oggetti secondo linee di costruzione
ortogonali, che possono essere anche in parte o interamente mostrate;
2)Per quanto riguarda le linee inclinate, privilegiare gli angoli di 60 e 45
gradi;
3)Utilizzare principalmente i 5 colori: nero, bianco, blu, rosso, giallo;
4)Utilizzare figure semplici (o ad esse assimilabili) come il quadrato, il
cerchio, il triangolo equilatero o rettangoli i cui lati siano a due a due
interamente proporzionali; le figure devono avere basi parallele al piano terra;
5)Gli oggetti tridimensionali devono terminare in maniera tronca, con spigoli
vivi, definendo nello spazio volumi semplici di figure come cubi, tetraedri,
piramidi (anche tronche), cilindri, coni, sfere e parallelepipedi; figure piu'
complesse sono ammesse come semplice unione delle figure semplici prima
definite;
6)Eventuali forature dell'oggetto devono avere le forme semplici sopra
descritte;
7)Le piegature dell'oggetto devono definire angoli di 90, 45 o 60 gradi tra i
piani; esse si troveranno in special modo sugli assi di simmetria dell'oggetto;
8)Ridurre la forma dell'oggetto alle sue linee di forza, studiandole a seconda
dell'uso dell'oggetto: esse possono essere poi evidenziate o tramite un colore
(meglio nero) o attraverso ispessimenti o scanalature;
9)Deve essere presente una simmetria fra le varie parti degli oggetti; e'
preferibile quella assiale;
10)Una parte dell'oggetto (protuberanze,buchi,ecc.) deve essere ripetuta in
maniera geometrica lungo uno o entrambi gli assi cartesiani,tenendola
distanziata sempre della stessa lunghezza.
Minimale
1)Costruire gli oggetti
attraverso volumi lineari di figure lunghe, slanciate, fini ma comunque compatte; come
piani utilizzare oggetti bidimensionali, dallo spessore fine;
2)L'oggetto non deve avere troppe spigolature; sono ammissibili solo quelle che
definiscono forme semplici interne alla composizione;
3)La piegatura dell'oggetto deve avere un'angolatura fra 0 e 10 gradi oppure di 90, ma
comunque tale da rendere piu' piccola una o piu' dimensioni dell'oggetto; essa non dovrà essere presente su un'asse di simmetria (alla metà quindi dell'oggetto), ma dovrà essere posta a circa 1/6 della lunghezza presa in considerazione, dalla fine dell'oggetto;
4)E' permessa una semplice e sola foratura, circolare, al centro, alle mediane
dei lati o agli angoli: essa non dovrà superare come grandezza 1/9 della dimensione
dell'oggetto principale;
5)Le componenti secondarie come pulsanti, leve ecc. devono essere incassate nel
corpo centrale;
6)Minimizzare le parti caratteristiche dell'oggetto e le sue eventuali
protuberanze seguendo una proporzione che vada da 1/9 a 1/18 rispetto alle
dimensioni dell'oggetto;
7)Le protuberanze fuoriuscenti dalla forma principale dell'oggetto devono
essere al massimo tre e possibilmente devono essere poste in modo tale da
suggerire una certa asimmetria dell'oggetto stesso;
8)La struttura dell'oggetto deve essere sintetizzata in forme semplici e
sottili: piani ed eventuali sostegni dovranno essere il più sottili possibile e
richiamare le figure piane più semplici come rette, triangoli e, ancor
meglio, rettangoli;
9)Usare come colori dell'oggetto principalmente il bianco, il grigio, il nero
(anche insieme), mentre per le parti più piccole (come protuberanze,interno di
fori,pulsanti...) utilizzare colori accesi come il rosso o il giallo;
10)Minimale significa anche impegno minimo, cioè un oggetto può essere creato usando qualcosa di preesistente e umile.
Deciso
1)Utilizzare colori accesi per l'oggetto da trasformare;
2)Non utilizzare sfumature fra i vari colori (e' consentita al massimo la
schiaritura,in una piccola porzione di spazio,di un solo colore);
3)Utilizzare spesse linee di contorno per gli oggetti (meglio se colorate con
colori scuri ma accesi);queste possono essere anche tradotte
tridimensionalmente in grossi ispessimenti di parti di contorno dell'oggetto;
4)Utilizzare, ravvicinati, colori contrastanti e complementari come
nero-bianco, rosso-blu, giallo-blu, rosso-verde ecc.;
5)Usare figure dalla geometria semplice senza ornamenti che non possano essere
ricondotti a forme semplici, o "sfilacciamenti": privilegiare le
forme e le superfici concave e convesse a quelle piane; queste ultime poi possono anche troncarsi improvvisamente per dare l'idea di maestosita';
6)Ingrandire e ingrossare di 2-3 volte parti dell'oggetto: queste parti saranno
poi evidenziate usando un colore acceso che risalti sugli altri colori
dell'oggetto;
7)Gli angoli dell'oggetto devono essere smussati circolarmente utilizzando
circonferenze il cui diametro e' pari a 1/8 della lunghezza del lato minore;
8)Ci deve essere un raccordo diretto fra parti dell'oggetto con spessore fine e parti con spessore molto grosse;
9)Eventuali bucature dell'oggetto devono essere di forma curva e presentare un ispessimento del loro contorno;
10)Le piegature dell'oggetto non devono formare angoli spigolosi, ma smussati;
11)Lo spessore di un oggetto deve essere 1/4 della sua lunghezza;
12)In una serie di oggetti (che possono essere anche le protuberanze o i buchi dell'oggetto principale) uno di essi, pur essendo uguale nella forma, deve essere molto piu'grande; un'altro modo per ripetere queste parti e' quello di ingrandirle progressivamente.
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