
l’intelligenza è la
capacità di adattamento; come un
animale l’architettura deve relazionarsi con l’ambiente
circostante,comprenderne i problemi e risolverli in maniera costruttiva. Gli
elementi potenzialmente di disturbo saranno così al tempo stesso una sfida da
vincere e possibili alleati da sfruttare.
La coscienza del
sistema edificio-ambiente deve inoltre indirizzarci in scelte tecniche
capaci di
adattarsi al meglio alle specifiche del sito ed a scelte architettoniche che
tengano ben presente della realtà costruttiva
in modo da non
creare squilibri in fase progettuale tali da produrre edifici infantili o
ancora peggio da sognare edifici irrealizzabili.
Ingegneria ed
architettura devono lovorare in comune e non pensando che l'una debba servire
l'altra: solo così si avrà un oggetto unitario, armonico e funzionale!
Intima:

il termine intimo indica che l’ architettura deve sapersi
relazionare positivamente con la sfera positiva dei fruitori
e di chi semplicemente l’ammira. L’edificio deve saper far
innamorare di sé, deve far sì che osservandolo ognuno di noi lo senta parte di
sé ed al tempo stesso si senta parte di lui. Architettura quindi come
concretizzazione statica
di emozioni e dinamismo vitale; una sorta ni nido sicuro in cui
rifugiarci per sentirci
protetti ed a nostro agio.

l’ironia è la capacità di mettersi in discossione e di non
prendersi sul serio; ma è anche la capacità di trovare soluzioni
architettoniche e costruttive innovative trasponendo l’utilizzo di oggetti e
forme nati per altri scopi, così come stupire suscitando immagini e forme
insolite, allegoriche, originali.
Punti di vista
E scenari
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