CATALIZZATORE:
Per
catalizzatore ho scelto il riccio di mare:
…dal quale
può essere dedotto questo PARADIGMA ORGANIZZATIVO:
#Ingresso
“abbracciato” da volumi non direttamente accessibili dall’esterno
# Nucleo
centrale-ingresso come fulcro dei possibili percorsi/spazi contigui
# primo
ordine di spazi collegati indipendentemente l’uno dall’altro e disposti in diretta
comunicazione con lo spazio centrale A
#terzo ordine
di spazi non collegabili direttamente al nucleo centrale, saranno spazi di
servizio così come saranno di servizio gli accessi secondari ottenuti nel primo
ordine di spazi .
CODICI DI TRASFORMAZIONE:
# Richiami
formali-volumetrici interno-esterno e viceversa ( v. aghi che nel complesso
appaiono tondi e guscio centrale che porta sulla superficie interna fori in
corrispondenza della base degli aghi)
#
dichiarazione dell’adiacenza o meno tra ambienti contigui (v. a titolo
esemplificativo la relazione tra uova, bocca ed “atrio” interno al riccio)
# presenza di
elementi e particolari comuni a tutti gli ambienti capaci di aiutare il
fruitore fornendo delle linee guida ( v. gerarchia cromatica del riccio)
# composizione
di volumi: relazioni date da compenetrazioni di forme sul fronte opposto a
quello di adiacenza
# percorsi:
spazi comuni/ pubblici e spazi ove voglio “portare gente” organizzati con
continuità di luci, colori, materiali;rispetto al percorso stesso saranno
separati da vetrate o elementi filtro dando così continuità spaziale al tutto
#
pavimentazioni: disegnate con materiali/ colori differenti per sottolineare i
percorsifunzionali; analogia con delle rotaie a raso
#
rivestimento che richiami(assieme a pavimentazione) le funzioni specifiche del
locale:es per locali-abitazione pareti rustiche o a tinte pastello su
parquet,per locale ufficio pareti bianche lisce su pavimentazione scura
# archi: in
soluzione di continuità fisico-dimensionale-materica con sostegni