Sono Valentina e sogno di diventare progettista.

Studio per diventarlo.

Agli altri vorrei far sapere che esisto anch'io.




Mi chiamo VALENTINA GALMOZZI e frequento il V anno di Ingegneria Edile-Architettura a Lecco.
Sono soddisfatta. In tutta onestà credevo non sarebbe stata la scelta giusta,
forse presa troppo in fretta e con poca convinzione.


"MI TROVAVO A META' STRADA ATTRAVERSO L'AMERICA, ALLA LINEA DIVISORIA FRA EST DELLA MIA GIOVINEZZA
E L'OVEST DEL MIO FUTURO"
Jack Keruac, SULLA STRADA



Ho scoperto un mondo che non conoscevo, fatto da mille e più variabili che piano piano
hanno trovato una collocazione all'interno di un algoritmo 'irrazionale'chiamato architettura.
E' bellissimo.

Durante il mio percorso didattico ho sostenuto esami da buon ingegnere ed altri in cui,
lasciata da parte la RAZIONALITA', la fantasia ha preso il sopravvento, gli esami di progettazione.
Ho affrontato progetti più o meno complessi che hanno sviluppato in me,
oltre che interesse ed entusiasmo, anche l'istinto di capire come si vertebra un'architettura,
nel suo insieme, nelle sue parti e nel processo edilizio che la riguarda.

--> SPIDER: ALLA SCOPERTA DELL'ARCHITETTURA E DELLA SUA TECNOLOGIA
Progetto di un museo per il Premio Lecco 2000
--> BIBLIOTECA: PROGETTO PER COMPOSIZIONE1

Ho scoperto che i progetti nascono da discussioni, entusiasmi, crisi, verifiche e ripensamenti,
subiscono una continua inevitabile trasformazione che porta l'idea primordiale,
nata da suggestioni, alla concretizzazione sulla carta da plotter.


"GLI UOMINI HANNO IDEE, APPARIZIONI PROVVISORIE DI INFINITO"
Alessandro Baricco, CITY



L'idea acquista, con il passare del tempo, una forma sempre più definita,
ma mai definitiva: più la si mette in discussione più la si migliora.
Ho imparato a pormi interrogativi di carattere compositivo, tecnologico, urbanistico, fisico-tecnico, sostenibile, strutturale ed esecutivo;
cercando di gestire la complessità, propria di un progetto, facendo miei gli insegnamenti ricevuti,
quelli nei quali mi identificavo, carpendo idee di altri per modellarle ai miei obiettivi,
e perchè no a volte copiando soluzioni e dettagli.


"PROVANDO ET RIPROVANDO"
Renzo Piano, DIARIO DI BORDO


Ho avuto mille maestri, a volte senza neanche accorgermene: girando per il mondo ho potuto arricchire
il mio bagaglio culturale e vivere emozioni forti ogni qualvolta mi sono ritrovata di fronte a dei capolavori d'Architettura
(o che io ho ritenuto tali!), dalle FAVELAS brasiliane, geniali nel loro crescere apparentemente disordinato,
fino al SONY CENTER di Berlino, imponente nella sua altissima tecnologia.

Quello che mi ha sempre affascinato del mestiere di architetto-progettista è la continua
ricerca, volontaria o casuale, di soluzioni per creare qualcosa di unico, irripetibile, e
la possibilità di avere in mano un'arma a doppio taglio, l'edificio, capace da un lato di ferire mortalmente un contesto
e dall'altro, di lasciare senza fiato chi ne è circondato.
Si perchè un'architettura, diversamente da qualsiasi altra opera, possiede un dentro
oltre ad avere un fuori; e il creare uno spazio all'interno del quale si è a proprio agio,
credo sia uno dei sogni più ricorrenti di un architetto-progettista.

Naturalmente questo vale anche per me, anche se sono conscia del fatto che ho ancora molta strada da percorrere
e ho ancora molte cose da imparare. L'importante però credo sia il non avere fretta,
e il non perdere mai di vista il proprio obiettivo, finalizzando ogni ricerca
a rendere fattibile e sempre più concreta la propria 'concezione' di Architettura.


"PRO-IECTARE: gettarsi in avanti con il pensiero"


Non credo di avere ancora un'esperienza tale per poter affermare, ora, quale e come sarà
la MIA ARCHITETTURA, ma so per certo quali sono e saranno le linee guida su cui
mi muoverò per raggiungerla e su cui indirizzerò tutte le mie energie.

FEMMINILE

ORGANICA

UTILE E MAIEUTICA

SOSTENIBILE

CODICI

CATALIZZATORE

PARADIGMA

COME BACK