OBIETTIVI
"Il progetto di morfogenesi è questo: rispondere alle richieste, ai bisogni contingenti (ma anche futuribili ed imprevedibili) culturali, di immagine, etc., non attraverso un evento formale unico e categorico, basato su velleità di sclta necessaria, ma con la progettazione di una specie di eventi, di un codice genetico. Una specie di eventi formalizzati più pertinenti ai bisogni in quanto capaci di adattività...ogni evento prodotto sarà sorprendente e inaspettato, in quanto imprevedibile come individuo, ma rispondente ai bisogni ed alla loro complessità, come specie...la forma finale è solamente un evento, tra gli altri che sarebbero stati possibili, collocato univocamente nello spazio ed in un punto del tempo".

"L'obiettivo che si va definendo, e che tendenzialmente queste esperienze contemporanee intendono raggiungere è quello, non solo di un'autonomia del progetto alle varie scale, ed all'interno di queste una possibile intercambiabilità delle forme, ma anche, e simultaneamente il raggiungimento di un'identità progettuale dell'artificiale che garantisca, comunque, la riconoscibilità della matrice compositiva, e quindi identifichi il genius loci, la specie di oggetti."

C.SODDU, E.COLABELLA, "Il progetto ambientale di morfogenesi"

L'obiettivo è quello di tendere verso la complessità intesa come capacità di risposte multiple, imprevedibili e intersoggettive; si passa da un iniziale sistema in equilibrio ad un disequilibrio che innesca la progettazione. In questo modo si arriva alla costruzione di una struttura evolutiva capace di rispondere, in progress, ai bisogni concettuali dello stesso progettista.
Il codice morfogenetico produce una forma complessa che è sempre diversa ma sempre riconoscibile come appartenente ad una famiglia, ad una specie.