- Inizialmente ho un unico centro, un
"tutto" che da significato all'aria, all'acqua, alla terra e al fuoco quali
"elementi", poichè facenti parte di una stessa complessità. Ma nel momento in
cui i quattro elementi, e quindi i quattro eventi ludici si staccano dal tutto, si
caricano di un'energia potenziale che si manifesta nella acquisita singolarità. Questo
contrasto che si è creato scindendo gli elementi lo si ritrova infatti quando essi stessi
diventano generatori dell'idea. E' nel distacco che l'evento ludico acquista significato.
Quando allontano gli elementi infatti, l'energia che si crea tende a farli ritornare
all'unicità per una sorta di entropia, che tende a livellare, a riportare tutto, cioè,
ad uno stato di quiete. E' quindi la tensione del distacco generato che dà questa forte
carica di centralità e che mantiene viva la forza e il significato di ogni evento ludico.
- Ed allora, gli eventi generati come quattro
eccezioni alla regola che li vuole uniti in un unico insieme, diventano essi stessi
regola, che vede la centralità frantumarsi in parti. Frammenti carichi di centralità,
dunque, ma come un atomo e non come un coccio.
- Nella frammentarietà trovo quindi la regola
che connette fra loro gli oggetti ludici e che connette gli stessi al contesto in cui li
inserisco.
- Gli eventi nel contesto si caricheranno di
significato ludico proprio perchè in contrasto col "tutto", col centro che li
vuole uniti.
- La visibilità di ogni evento ludico in
quanto tale sarà data quindi dal contrasto, ma non dalla contrapposizione,
dall'estraneità al luogo che lo ospita. Un contrasto generatore di attenzione nei
confronti dell'elemento estraneo (l'oggetto ludico diventa "il centro
dell'attenzione") e dunque generatore di coinvolgimento. Ed è proprio nel contrasto
che anche il luogo ospitante si caricherà di identità e riconoscibilità.