Riconoscibilità


Fig.37"Facciamo l'esempio del frigorifero: questo veniva considerato fino a poco tempo fa un elettrodomestico da nascondere. Di conseguenza si è inventato un sistema di occultamento che alla lunga si è dimostrato controproducente. Il frigo infatti è di per sè già un mobile che nascondiamo all'interno di un altro mobile, ha già l'anta ma noi la copriamo con un'altra anta con tutti i problemi di scorrimento della porta doppia. L'assurdo è che la griglia di raffreddamento del frigorifero ha bisogno di essere pulita almeno una volta all'anno [...] I frigoriferi bombati, per esempio, sono facilmente pulibili ed alcuni sono addirittura su ruote per facilitarne lo spostamento. (Gabriele Centazzo, Domus 781, Aprile 1996).



























Il frigorifero, il momento della conservazione, è fortemente legato all'obiettivo di riconoscibilità dell'oggetto-cucina. L'immaginario di riferimento dal quale addurre queste considerazioni è stato il frigorifero degli anni '50, con la sua forte personalità, il colore, i materiali, il design, che hanno contribuito a rendere questo elettrodomestico ancora più riconoscibile come "oggetto domestico", quasi, distaccandolo dalle restanti attrezzature. Col tempo anche questa caratteristica del frigorifero è andata persa ed anch'esso è "rientrato" nell'anonimato dell'incasso, omologandosi nel colore e nelle dimensioni allo spazio cucina; addirittura siamo arrivati a nascondere il frigorifero con una ulteriore anta (quale vantaggio può avere?) che aumenta anche il tempo della manutenzione. In questo progetto il frigorifero riacquista la libertà di movimento, si stacca dalle pareti è libero di muoversi grazie all'interfaccia con il pavimento (le ruote) lascia in vista anche la sua parte retrostante, magari non esteticamente esemplare, ma presente e viva, comunque parte dell'oggetto frigorifero, dichiara la propria indipendenza attraverso uno stile (design anni '50) che ancora oggi esprime un forte impatto emotivo ed estetico.