L'immagine di Friedrich analizzata presenta un duplice osservatore, colui che guarda l'opera d'arte e il personaggio all'interno del dipinto che perde il suo sguardo sopra un mare di nebbia.
Questo duplice punto di vista mi ha molto colpito per questo ho deciso di riprenderlo nei diversi scenari rappresentanti il mio spazio.
Attraverso cinque punti di vista voglio presentare un percorso che non e' casuale ma si basa su un processo mentale da me elaborato. Il soggetto principale rimane sempre lo spazio. Inizialmente questo rappresenta un'immagine su un computer ma man mano che ci si avvicina lo spettatore attraverso un viaggio virtuale entra in questo spazio che non e' piu' solo un'immagine creata al computer ma un luogo concreto. Attraverso questo viaggio virtuale voglio che chi osserva venga catturato dall'immagine ed entri in qualche modo a farne parte. L'ultimo punto di vista presenta un'interno del mio spazio, qui il percorso non finisce infatti lo spettatore grazie alla sua immaginazione puo' cercare di prevedere quale potrebbe essere il sesto punto di vista. Il percorso da me creato ha un inizio ma non una fine, questa infatti viene sancita solo quando chi guarda nel computer decide di spegnere o cambiare sito.
 
 

	PRIMO PUNTO DI VISTA Vi sono due osservatori, il ragazzo rappresentato nell'immagine e noi che osserviamo dall'esterno.
	SECONDO PUNTO DI VISTA Qui noi spettatori esterni ci immedesimiamo nel ragazzo del punto di vista precedente. Iniziamo ad entrare nella foto ma non ancora nello spazio.
	TERZO PUNTO DI VISTA Qui il computer scompare, osserviamo lo spazio da lontano.
	QUARTO PUNTO DI VISTA Adesso ci troviamo dentro l'immagine, non piu' immagine ma ormai spazio vero e proprio.
	QUINTO PUNTO DI VISTA Ci troviamo all'interno dello spazio.

SESTO PUNTO DI VISTA
Non vi e' nessun immagine legata al sesto punto di vista perche' questo viene creato dall'osservatore che puo' immaginare semplicemente di uscire dallo spazio e quindi fare un percorso inverso a quello fin qui visto oppure decidere di continuare a muoversi all'interno dello spazio con la propria immaginazione.