POLITECNICO DI MILANO
VI FACOLTÀ DI INGEGNERIA


Ingegneria Edile - Architettura
Laboratorio di sintesi finale 1 - prof. C. Soddu - prof.ssa E. Colabella
Anno Accademico 2002-2003


MINIMALE
Ludwig Mies Van der Rohe - padiglione della Germania allesposizione internazionale di Barcellona. 1928-1929

La composizione planimetrica deve, per me; essere libera ma allo stesso tempo chiara, e facilmente leggibile. Deve rispettare le funzioni che prevede in un insieme armonico di spazi, colori e materiali.
L'esempio per me più convincente rimane quello del progetto di Mies qui rappresentato: la sua concezionde nella pianta libera nella gestione di questo progetto è affiancata dall'utilizzo di materiali di grande pregio. Nonostante siano passati più di 70 anni dalla progettazione di questo padiglione, lo trovo personalmente assolutamente attuale e coerente.
La libertà da me identificata in questa pagina non prevede nè casualità nè confusione ma equilibrio fra la capacità di gestire liberamente la planimetria di un progetto, con la coerenza ed il rispetto non solo nella gestione del disegno, ma anche nella funzionalità degli spazi, nell'impiego dei materiali e nell'ambientazione dell'edificio pensato.

 

Arch. Carlo Benati matr.660919
Laureato in architettura presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" sede di Valle Giulia il 28 ottobre 1999