"...Come edificio urbano, Habitat riuniva in sé le funzioni residenziali, commerciali e di servizio, in modo da creare comunità vitali ...Ogni abitazione all’interno di Habitat è una casa separata, riconoscibile nello spazio, al secondo o al dodicesimo piano (B. Gopnick e M. Sorkin, "Habitat ’67 Montreal", Ed. Testo&Immagine, Torino, 1998, p.72). 2) Morfologia "...Se il mondo come rappresentazione non è che volontà divenuta visibile, l’arte è precisamente tale visibilità resa vieppiù chiara; è la camera obscura che rende più distinti gli oggetti, e permette di meglio abbracciarli con una sola occhiata; è lo spettacolo nello spettacolo, la scena nella scena" (A.Schopenhauer, "Il mondo come volontà e rappresentazione", Mursia, Milano, 1991, p.309). 3) Aggregazione "E’ sistematico il fatto che la maggior parte dei nostri spazi...sono dotati di un origine, immagine residua del corpo dell’osservatore, in stato di perenne predazione verso ciò che lo circonda. Perfino la configurazione tipica degli assi cartesiani evoca irresistibilmente una mascella pronta a chiudersi sulla preda" Rhene Thom in "Abitare la soglia" a cura di Enrico Aceti, Tranchida Editori Inchiostro, Milano, 1994, p.108). "Voi, che avete la fortuna di avere tanto l’ombra che la luce, voi che avete due occhi dotati della conoscenza prospettica e allietati dal godimento dei vari colori, voi che potete vederlo per davvero, un angolo, e contemplare l’intiera circonferenza di un Circolo nella beata regione delle Tre Dimensioni... come potrò mai render chiara a voi l’estrema difficoltà che incontriamo noi, in Flatlandia, per riconoscere le nostre rispettive configurazioni?" (E.A. Abbott, "Flatlandia", Adelphi, Milano, 1993, p.48). |
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