ADDUZIONI

 
GESTO: L'istintività e la familiarità di un movimento come modalità capace di attivare procedure che inducono alla manipolazione dell'oggetto. 
ESTRARRE 
SFOGLIARE 
RUOTARE
PREMERE
ECC.
 
 
Lo sviluppo tecnologico tende verso l’aumento delle prestazioni, l'apporto di nuove funzioni, e consente la miniaturizzazione delle componenti elettroniche con conseguente riduzione di ingombro e peso dell'oggetto; tuttavia tale sviluppo sembra non coinvolgere le relazioni uomo-macchina. La gestualità compiuta dall'uomo per interagire con lo "strumento" tecnologico sembra ridursi alla digitazione su una tastiera, che costituisce nella maggior parte degli oggetti, l'interfaccia principale. Tale modo di interagire con l'oggetto richiede un apprendimento attraverso l'uso di manuali o quantomeno un'indicazione grafica sull'interfaccia stessa. 
Attraverso una  lettura soggettiva dell’immaginario di riferimento ho addotto una serie di regole e procedure che mi permettono di conformare l’oggetto in maniera da soddisfare gli obiettivi di qualità che intendo perseguire:  E' mia intenzione utilizzare la gestualità come procedura di configurazione dell'oggetto atta a suggerire all'utilizzatore la riproduzione di un movimento, affinché sia facilmente riconoscibile la funzionalità dell'oggetto (e delle sue componenti), ed il suo corretto utilizzo. 
ESTRARRE , SFOGLIARE , RUOTARE, PREMERE, ecc. , sono gesti che compiamo tutti i giorni; sono gesti istintivi e familiari, frutto di un’esperienza operativa appartenente alla nostra cultura materiale. Tali gesti costituiscono il nostro modo di interagire con gli oggetti che adoperiamo quotidianamente e da tali oggetti ci aspettiamo dei "comportamenti" e cioè che, sottoposti ad una manipolazione, essi possano compiere delle traslazioni e delle rotazioni. 
Voglio così suggerire l'istintività e la familiarità del gesto come modalità capace di attivare procedure che inducono alla manipolazione dell'oggetto inducendo alla riproduzione di un movimento.