Il II GRANDE CONTRASTO è quello che si crea fra BIANCO e NERO, cioè fra i colori dell'altra coppia fondamentale di suoni: i colori tendenzialmente chiari e quelli tendenzialmente scuri. Anch'essi si avvicinano o si allontanano rispetto allo spettatore, ma in modo anti-dinamico, statico, irrigidito.
Il ROSSO che di solito abbiamo in mente è un COLORE DILEGANTE e tipicamente CALDO che agisce nell'interiorità in modo vitalissimo, VIVACE e IRREQUIETO. In questa agitazione e in questo fervore introversi, poco rivolti all'esterno, c'è per così dire una maturità virile. Il BLU che ha un movimento diametralmente opposto, frena il giallo: se si continua ad aggiungere blu i due movimenti si annullano in un'assoluta immobilità e in un'assoluta quiete. È allora che nasce il VERDE. Come un quadro giallo diffonde sempre un calore spirituale o un quadro blu sembra sempre troppo freddo (e dunque hanno un effetto attivo, perché l'uomo, come elemento dell'universo, è destinato ad un movimento continuo, forse perpetuo), così il verde fa annoiare (effetto passivo). La passività è la caratteristica più tipica del VERDE assoluto. Anche l'equilibrio ideale, tanto apprezzato è così. Come ha detto Cristo: "Tu non sei né caldo né freddo".