Si tratta di uscire dai canoni del progetto "tradizionale"
(in questo secolo l'approccio al tema s'individua, semplificando, in due
modus operandi diversi ed in antitesi tra loro: uno riferito alla logica
dello Stile Internazionale ed all'empirismo degli standards, l'altro teorizza
l'architettura come scaturita dal gesto artistico e dalla sua irripetibilità)
per intraprendere una strada di ricerca e sperimentazione tracciando
sull'esistente un modello di mondo possibile, dando forma ai propri pensieri
e desideri. 2
Questo percorso tende alla ridefinizione delle logiche e delle fasi del
progetto in cui i legami in atto, le operazioni deduttive fra richieste
e forme, per una semplice questione di quantità, (il campo di
pertinenza delle forme supera sempre quello delle richieste non formalizzate),
3 seguono necessariamente
il progetto. 4
La novità sta nel fatto di avere riconosciuto necessaria la soggettività
5 iniziale del progetto,
nel metaprogetto (oggi si direbbe dalle forme alla logica formale) che diviene
progetto di specie, nella sua evoluzione nella direzione dell'oggettivazione
dell'idea originaria. L'obiettivo è riuscire ad anticipare le richieste
inespresse, i mutamenti di contesto per cui il progetto viene costituito
come progetto di morfogenesi delle evoluzioni possibili della forma. Questo
processo affronta la complessità ed il caos introducendo una logica
sconosciuta al progetto tradizionale ma propria dell'informatica, adottando
i cicli iterativi dando vita ad un tempo del progetto che traccia il
carattere di infinite e possibili storie parallele . 6
Nell'approccio al progetto tradizionale vi é corrispondenza fra
la parola che descrive ed il fenomeno che viene descritto scivolando nel
conseguente stato di equilibrio incapace di cogliere i processi di variazione
qualitativa e cioé i processi di morfogenesi. Al contrario il nostro
Modus Operandi simula un ordine dinamico che cresce e si alimenta nel disequilibrio,
7 caotico, imprevedibile
ma identificabile nel suo slittamento verso la complessità.8
E' il nostro fare che diviene motore del processo innescando ulteriori
richieste e formalizzazioni che rappresentano solo una parte di ciò
che il progetto dovrà soddisfare al cambiare del contesto:9 l'ambiente di riferimento
evolve la sua immagine e la sua identità, l'utilizzazione e l'utilizzatore
cambiano, l'intero contesto culturale, storico e funzionale si evolve secondo
linee non prevedibili ed inattese. L'instabilità è l'anima
del processo. 10 |