...Davanti a lui si stendevano campi e lande, maggesi inariditi e boschi cupi; forse al di là c'erano cascine e mulini, forse un villaggio, una città...
Il grande mondo era finalmente diventato reale, egli era una parte di esso, in esso stava il suo destino; cielo e clima del mondo erano cielo e clima suoi. Ed egli era piccolo nel grande universo e correva, piccolo come una lepre, come un insetto, attraverso il suo azzurro e il suo verde infinito.

(H. Hesse)