ANTON GIULIO BRAGAGLIA
(Frosinone, 1890 - Roma, 1960)
SCENOGRAFO, REGISTA TEATRALE E CINEMATOGRAFICO

Personaggio chiave dello spettacolo italiano negli anni delle avanguardie storiche, nel 1910 si occupa di fotografia sperimentale e nel 1911 propone una ipotesi di fotografia futurista, la "foto dinamica". Con quest' ultima intende liberare la fotografia dal realismo naturale e dalla schiavitu' dell'istantanea. Il 4 ottobre 1918 inaugura a Roma (in via Condotti n.28) la Casa d'Arte Bragaglia con una mostra personale di Giacomo Balla. La Casa d'Arte si trasferisce nel 1922 in via Avignonesi e nel 1932 allo Scalone Mignanelli. In via degli Avignonesi A. G. Bragaglia occupa le antiche terme romane di Settimio Severo (II secolo d.C.), decidendo di costruirvi il proprio teatro, i cui lavori di adattamento vengono affidati a Virgilio Marchi. Decorano le sale Balla, Depero e Prampolini. Il Teatro degli Indipendenti adotta la formula di un "teatro teatrale", di regia e recitazione non accademica e mira alla "riforma del palcoscenico per rinnovare la commedia". Privilegia la scena non dipinta (scenoplastica) e cromatica, basata sulla "luce psicologica". Alacre organizzatore e animatore culturale, teorico di un nuovo teatro sensibile alle ricerche delle piu' autorevoli correnti straniere (russe, tedesche, ecc.), senza accettare il ripudio futurista dei classici e' uno dei piu' attenti studiosi della commedia dell'arte, delle maschere romane, della storia della scenografia, del teatro popolare.
Con S. A. Luciani e il musicista futurista F. Casavola sottoscrive nel 1919 il Manifesto delle sinopsie o trasposizioni visive della musica.
Futurismo e futurismi, Catalogo mostra a cura di P. Hulten, Milano, Bompiani

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