LA CAPPELLA SUL MONTE TAMARO

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Tripartizione

Ambiguità

Cambi di livello

Stimolazione percezione

Dinamicità

Percezione di una guida

Percezione di una guida
Stratificazione
Sosta
Ritmo
Cambio di livello
Cambio di livello

Convergenza di due percorsi

Pieno/Vuoto

Luce identificatrice

Centralità

 La Cappella di Santa Maria degli Angeli costruita sul piano Magadino del   Monte Tamaro è l'osservatorio ideale degli ampi paesaggi alpini che dal Ticino estendono lo sguardo sino alle ultime propaggini di Lombardia. Raggiungibile con telecabina dalla stazione di Rivera, il monte è oggi traguardo invernale di sciatori ed escursionisti, ma anche impareggiabile parco naturale. A Egidio Cattaneo, imprenditore di successo nell'area della Svizzera italiana e proprietario degli impianti di risalita del Monte Tamaro, sembrava che qualcosa mancasse a suggellare la religiosità del luogo e che anzi toccasse all'uomo imprimere al suolo le tracce del suo omaggio alla natura. Seguendo l'istinto di quella primitiva pulsione a scrivere segni sul territorio in atto di pace o di armistizio con l'ambiente, andava pensando a un manufatto dedicatorio: una cappella, che appropriatamente voleva dedicata a Maria e agli Angeli. Dall'emozione del luogo nasce il progetto di una cappella che affronta l'ambivalente dialettica tra la fragilità e la tenacia, la modernità e il ritorno alle origini, la possanza e la trasparenza, l'esplorazione del limite e la sua irresistibile evasione. Un progetto non facile, stante la difficoltà nel definire architettonicamente i termini del sacro nello spazio contemporaneo, che Botta tende a risolvere creativamente nella logica del ricordo.Costruita fra il 1992 e il 1994 la cappella si configura come una passerella-viadotto che esce dalla montagna per circa 65 metri. All'estremità di questo percorso si raggiunge un belvedere posto sopra la struttura metallica che sorregge una campana. Da questo punto è possibile, orientandosi verso monte, scendere lungo il tetto a gradoni della cappella fino ad incontrare una scala trasversale al camminamento orizzontale che porta al piazzale di ingresso della chiesa. Lo stesso spiazzo antistante la cappella è pure raggiungibile con un secondo percorso che si snoda sotto il camminamento orizzontale contenuto da muri laterali che dalla quota di partenza in alto porta fino all'ingresso della cappella. Questa trova posto in un volume cilindrico del diametro di 15 metri; il suo spazio risulta tripartito dall'attraversamento longitudinale di due setti murari che formano un "corridoio" esterno, e una separazione dello spazio interno. Il soffitto di questo corridoio leggermente voltato disegna la navata centrale che dall'ingresso porta alla piccola abside, inondata di una forte luce zenitale, raffigurante due mani offerenti. Ai piedi delle pareti circolari si aprono due serie di undici finestrelle su ogni lato, che offrono squarci di vista verso le vallate sottostanti.

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