Nel nostro approccio alla risoluzione della complicazione dell'interfaccia abbiamo posto come obiettivi l'ottenimento delle caratteristiche di amichevolezza, usabilità e riconoscibilità. Esse entrano nel nostro percorso progettuale in modi e tempi differenti:

  • Pensiamo infatti di definire l'attributo dell'usabilità ricorrendo all'uso delle azioni abituali, ovvero quelle azioni che sono talmente insite nelle abitudini degli individui da essere eseguite al limite dell'istintività; esse ci permetteranno, nel nostro procedimento, di ottenere delle regole che troveranno applicazione nella formulazione delle richieste all'interno dei singoli eventi.
  • Pensiamo invece di risolvere le caratteristiche di amichevolezza e riconoscibilità ricorrendo ad un immaginario di riferimento che ci fornisca delle adduzioni, cioè delle indicazioni o dei precetti formali che vengono strutturati all'interno del nostro paradigma.

Infine, ricorreremo ancora una volta ad un nostro immaginario di riferimento nell'approccio agli eventi dell'interfaccia, ovvero ai cinque campi di azione che abbiamo faziosamente determinato come i cinque modi generici di interagire con una qualsiasi interfaccia.