" Ognuno di noi tenta di forgiare tracciando sull'esistente un modello di mondo possibile, dando forma ai propri pensieri e desideri… " ( C. Soddu, E. Colabella -" Il progetto ambientale di morfogenesi" - Progetto Leonardo 1992 Bologna )

L'esplicitazione della propria carica soggettiva, come elemento caratterizzante del progetto, verrà controllata all'interno di un modello strutturato sulle richieste di base e su quelle future che orienteranno l'idea iniziale verso un campo di intersoggettività raggiunta mediante una verifica molteplice, di alto spessore quantitativo dell'idea stessa. Tale approccio progettuale presuppone un procedimento non analitico, che opera attraverso paradigmi indiziari successivi e per momenti di continuità e di discontinuità. Le richieste di base, funzionali che si presentano all'inizio del progetto, non sono che il lato più labile e restrittivo da considerare, poiché le risposte che si formalizzano in itinere, interesseranno un ambito molto più ampio e imprevedibile. Tutto si presenta all'inizio della progettazione in uno stato di equilibrio che necessariamente dovrà essere infranto per stimolare la proliferazione delle idee, in continua evoluzione e stravolgimento, non prevedibile a priori, delle quali il progetto stesso si nutre. Il catalizzatore permette la lettura soggettiva del contesto e si presenta come l'elemento scatenante capace di rompere l'equilibrio e innescare il processo; il catalizzatore potrà non lasciare traccia di sé una volta che i procedimenti di organizzazione saranno innescati. " I riferimenti casuali e improbabili, quegli elementi find'ora usati come attivatori di disequilibrio entreranno in un processo di ridimensionamento successivo che è proprio del ruolo che avevamo dato loro cioè quello di catalizzatori …saranno veicolo del nostro pensiero progettuale, non fini da raggiungere". ( C. Soddu, E. Colabella - op. cit. ).

Occorre produrre in anticipo un modello non dedotto ma casuale che dunque sarà necessariamente influenzato e caricato dei nostri desideri, passioni fantasie di oggetti appartenenti al mondo reale, amalgamati nel profondo del nostro mondo onirico. In seguito il modello sarà sottoposto alla verifica, cioè si valuterà se esso si adegua alle richieste e produce evoluzione riproponendo le risposte formalizzate come ulteriori domande non previste. La logica che accompagna la progettazione segue un andamento ciclico perché ogni richiesta produce una risposta formalizzata che ritorna come richiesta ad un livello più sofisticato nel ciclo successivo. Il modello scelto dovrà perciò possedere requisiti di adattabilità molto alti per seguire tale processo e per accogliere le richieste a venire che rappresentano il campo di pertinenza più importante, poiché, come detto, le richieste iniziali non costituiscono che una minima parte di ciò che dovremo prendere in considerazione e che nascerà dall'evoluzione dello stesso progetto. Il contesto intorno a noi è in continuo movimento verso percorsi imprevedibili, inattesi e l'oggetto dovrà perciò possedere la capacità di adattarsi, di crescere e di modificarsi molto elevata. La soggettività, la variabilità, la casualità che il modello possiede permetterà il cammino verso la complessità intesa come" capacità di risposte multiple, imprevedibili ed intersoggettive. Cioè verso una crescita/accumulo di significati/risposte possibili, quindi verso una forma aperta. La reale crescita di complessità del progetto è funzione dell'acqusizione della capacità di autorganizzazione continua e del farsi trasformarsi, di cambiare virtualmente modi di comportamento al variare delle condizioni contingenti." ( C. Soddu, E. Colabella - op. cit. ).