La tridimensionalitā







L'ambiente tridimensionale, come spazio del relax, nasce verso la fine degli anni '60, al seguito delle nuove conquiste spaziali dell'uomo che diedero impulso e vitalitā nella ricerca di spazi-abitativi moderni e progetti visionari. Progetti di Joe Colombo, Verner Panton (sua l'immagine dell'ambiente tridimensionale) identificavano, nell'esaltazione delle rotonditā e dei piani mutevoli, la ricerca di "protesi", scenari per "scoprire un nuovo mondo per l'abitazione, mobili che stimolino nuove funzioni fisiologiche e psicologiche" (articolo della rivista "Form" sul "Blow-up").
Da questo scenario mi č sembrato stimolante addurre alcune considerazioni sul rapporto uomo - oggetto cucina che controllasse la rotonditā di particolari perimetri, l'approccio mutevole che crea un'ambientazione collegata al movimento umano, al contatto "fisico" con esso.
Ad una scala maggiore questo rapporto comprende anche quello con il contesto ambientale, naturale o artificiale, di riferimento, sempre in evoluzione, nel quale l'evento oggetto-cucina sarā collocato. La morbidezza, la fluiditā, la rotonditā, mi sono sembrate la logica risposta a queste richieste, soprattutto dal fatto che io non conosco l'ambiente artificiale in cui sarā collocato, posso immaginarlo, come al tempo stesso immagino che la matrice geometrica del cerchio e del cilindro sia quella che meglio si adatta ad un'ambiente.