Unità elementari : immaginario di riferimento e morfogenesi.

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Dopo aver strutturato la nostra logica progettuale soggettiva a livello "teorico" abbiamo avuto a questo punto la necessità di formalizzare le richieste presenti nel progetto.
Abbiamo quindi raccolto diverse immagini che si riferiscono ai concetti di PORTA, PERCORSO, META e INTERFACCIA, tenendo conto dei caratteri di riconoscibilità (nota 1) dei singoli eventi che avevamo appena distinto.

Abbiamo tracciato una sorta di "rilettura grafica" schematizzando le singole immagini per individuare le trasformazioni possibili delle forme trovate, le loro modalità morfogenetiche.
Le schematizzazioni effettuate sono servite per costruire a posteriori gli elementi della nostra sequenza. La morfogenesi degli elementi ci è servita quindi per "progettare" le singole componenti del percorso.
Avendo preso diverse immagini di riferimento per ogni singolo spazio/evento, la composizione finale è stata incrementata di complessità in quanto non si è trattato di formalizzare ogni evento da un’unica immagine, bensì ogni elemento è stato il risultato di un’operazione compositiva di differenti adduzioni formali che provenivano da numerosi riferimenti.

Ogni forma necessaria alla definizione del singolo evento è stata "tratta" dagli schemi di morfogenesi ed è stata considerata intercambiabile (nota 2) con un’altra nel momento della scelta.
In questo modo si è attuata la possibilità di generare diversi individui caratterizzati univocamente, ognuno dei quali rappresentasse "una storia fra le tante possibili, ma in quanto storia, irreversibile." (nota 3)






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Questa pagina è stata progettata da Claudia Dalmino e Luigi Lattanzi (a.a. 1995-'96)
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