ALCUNI DEI POSSIBILI SCENARI
 
 
 
 
 
 
            
 
 
   
Gli oggetti da viaggio che ho progettato sono oggetti digitali. Essi rappresentano l'idea di un oggetto che ci guidi fisicamente, ma che testimoni anche il nostro percorso come un diario. Questi piccoli "computer" li ho progettati per essere utilizzati all'interno di musei, ma sono aperti ad essere utilizzati anche per viaggiare in una città o in una fiera. Questi tre scenari sono conformi agli obiettivi che mi sono posta, ovvero la libertà, la naturalezza, la familiarità, il mutamento e la memoria. L'oggetto ci viene affidato all'inizio del nostro viaggio; noi possiamo trasportarlo a tracolla grazie ad uno degli eventi che lo caratterizza, una cinghi collegata alla zona di movimento con un gancio a innesto rapido e lo possiamo utilizzare in qualunque momento, possiamo utilizzarlo come guida dove scegliere i percorsi e che ci fornisce informazioni e come diario nel quale annotare le nostre considerazioni o schizzare le nostre emozioni.
L'oggetto registrerà il percorso che abbiamo scelto e i nostri appunti; alla fine del percorso potremo portare con noi il ricordo del nostro viaggio, un ricordo dai colori sempre vivi. La naturalezza e la familiarità sono realizzate oltre che dall'idea del diario, anche dalle forme curve e tondeggianti. Noi ci muoviamo e lo schermo precede i nostri passi.
 

 
 
   
 
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