SCENARO 1

Aumento della complessità ....

del paradigma

L'aumento della complessità del paradigma è avvenuta in maniera progressiva,

evolvendo sia gli obbiettivi che le matrici di tipo prestazionale dello scenario.

Lo schema iniziale risulta ancora riconoscibile e si pone a metà strada tra l'esplicitazione

iniziale e lo scenario "finale"

1-Rilevatore di movimento

interno

2-Superficie tattilmente

attiva

3-Logo per impianto sonoro

impianto luminoso

aria forzata, ...

4-Involucro protettivo antiurto

5-Rolbar

6-Zavorra per evitare il

ribaltamento

7-Sportello con sistema di

apertura simile a quello

degli aerei

" ... e così si metterà a dondolare, a muoversi in cerca di una stabilità momentanea, mentre la sua iper-tecnologia esploderà coinvolgendo nel profondo l'uomo posto al suo interno; quasi un feto, nell'utero

di se stesso, delle sue sensazioni; non è questo che voglio? Ermeticamente sicuro dal mondo ma sconvolto

da un universo dinamico dove l'unico riferimento spaziale certo siamo noi.

Il seme è provvisto estrnamente e internamente di sensori di movimento i quali, a seconda della posizione dell'uomo (all'interno) , o dai movimenti ondulatori del guscio esterno, mandano i dati all'unità di controllo

esterna che, valutando le informazioni arrivate, elabora in tempo reale una soluzione del funzionamento degli

apparecchi interni; i segnali elaborati ritornano al guscio nel quale un sistema di luci, suoni, membrane

tattilmente attive, in continua evoluzione grazie ai continui movimenti l'individuo sarà inondato da stimoli

di esperienze conosciute o meno . . . La propria perdita . . .Luci . . .Suoni . . .Movimento . . .

Cinque, dieci, minuti poi un momento di calma, poi la porta del muro si aprì (?) e poi, ancora sconvolto,

l'uomo uscì dalla sua macchina, iper-tecnologica, dentro lo spazio ma fuori dalla realtà; per scoprire, forse,

che tutto questo non era altro che la sua immagine e che oltre a se stesso non è mai esistito nulla.

Forse.