-Le adduzioni dal campo della letteratura / The adductions from literature

Indice

Il catalizzatore

Il paradigma

Le matrici formali

Bibliografia

L' individuazione degli obiettivi soggettivi attraverso il mondo della letteratura avviene tramite l' emulazione del processo creativo / This is an emulation of creative process and it has the aim of defining subjective purposes through the area of literature.

...era tempo di rimettersi in viaggio...trascinammo il nostro bagaglio mal ridotto nella stazione ...avevamo entrambi l'aspetto miserabile che avrebbe avuto chiunque...Dean si addormentò nell'autobus che rombava attraverso lo Stato del Michigan.

...un tempo ciò mi avrebbe rallegrato, ma poiché il cuore di lei non se ne rallegrava mentre lo diceva, capii che in esso non c'era altro che l' idea di ciò che si dovrebbe fare..." Cosa fai in una calda notte d' estate ? "..." Che cosa' è che muore dalla voglia di fare? Cos' è che tutti muoiamo dalla voglia di fare? Cosa vogliamo?" Non lo sapeva. Sbadigliò. Aveva sonno. Era troppo. Nessuno poteva dirlo. Nessuno avrebbe potuto dirlo mai. Tutto era finito. Aveva diciotto anni ed era estremamente adorabile, e mancata...

...per trentacinque centesimi a testa entrammo nel vecchio cinema sgangherato e sedemmo in galleria fino al mattino, quando ci buttarono fuori in malomodo. La gente che stava in quel cinema notturno era di infimo ordine... se si fosse setacciata Detroit con un cestello di fil di ferro non si sarebbe potuto raccogliere in più infimo solido nucleo della feccia... li vedemmo da svegli, li sentimmo mentre dormivamo, li percepimmo mentre sognavamo, all' arrivo del mattino eravamo completamente permeati dallo strano grigio mite dell' Occidente e dal fatale oscuro mito dell 'Oriente... orribile esperienza osmotica...il cervello di tutti era colpevolmente tranquillo, nessuno parlava. Nell' alba grigia che alitava come un fantasma attorno alle finestre del teatro io stavo dormendo con la testa sul bracciolo di legno di un sedile mentre sei inservienti del cinema radunavano l' insieme di tutti i rifiuti notturni che avevano scopato e crearono un immenso mucchio polveroso che raggiunse il mio naso...il vecchio e il nuovo furono scopati in questo mucchio... finche' quasi non spazzarono anche me...

...nel momento in cui ci trovammo nella Chrysler nuova e in viaggio per New York... mi resi conto che stavo cominciando a passare e ripassare le città d' America come se fossi un commesso viaggiatore... e ora stavamo entrando nell' immensa e definitiva città d' America. Ci arrivammo il mattino presto. Tymes Square era sconvolta dai lavori poichè New York non riposa mai...il viaggio era finito. Dean e io facemmo una passeggiata quella notte in mezzo ai depositi di benzina e i ponti della ferrovia e le lampade per la nebbia a Long Island. Ricordo Dean fermo sotto un lampione... eravamo talmente abituati a viaggiare che dovemmo camminare per tutta Long Island, ma più in là non c'era altra terra, solo l' Oceano Atlantico, e non potevamo andare più lontano di così. Ci stringemmo le mani e decidemmo di essere amici per sempre...

Così in America quando il sole va giù e io siedo sul vecchio diroccato molo sul fiume a guardare i lunghi, lunghissimi cieli sopra il New Jersey e avverto tutta quella terra nuda che si avvolge in un unica e incredibile enorme massa fino alla Costa Occidentale, e tutta quella strada che va, tutta la gente che sogna nell'immensità di essa, e so che nello Iowa i bambini stanno di certo piangendo nella terra in cui lasciano piangere i bambini, e che stanotte usciranno le stelle, e non sapete che Dio e' l 'Orsa Maggiore?, e la stella della sera deve star tramontando e spargendo il suo fioco scintillio sulla prateria, il che avviene proprio prima della notte completa che benedice la terra, oscura tutti i fiumi, avvolge i picchi e rimbocca le ultime spiagge , e nessuno, nessuno sa quel che succederà di nessun altro se non il desolato stillicidio del diventar vecchi.

Tratto da "On the road" di Jack Kerouac.

-Le parole evidenziate nel testo vanno a costituire delle categorie/ The underlined words make some classes: Viaggio attraverso il cuore. Ascoltare il mito. Il vecchio Oriente e il nuovo Occidente. Sognare l' idea. I cieli e il sole.

CLANDESTINI: Passammo la dogana senza alcuna difficoltà, diretti coraggiosamente verso il nostro destino...non dovevamo fare altro che aspettare che il cargo accostasse per salire a bordo, e così rimanemmo filosoficamente in attesa del momento propizio...sorse il sole...ci infilammo con tutti i sacchi nella zona riservata agli ufficiali di bordo, chiudendoci nel bagno...alle cinque del pomeriggio, morti di fame e ormai al largo, ci presentammo davanti al capitano per manifestare la n'osta situazione di clandestini..."Non avete pensato alle conseguenze che questo comporta?". La verità' e' che non avevamo pensato proprio a niente.

La notte, dopo sfiancanti partite a canasta, guardavamo il mare immenso, percorso da riflessi biancoverdastri, uno accanto all' altro, appoggiati al parapetto, ma ognuno lontano dall' altro, volando col proprio aereo verso le stratosferiche regioni del sogno.Lì abbiamo capito la nostra vocazione, la vera vocazione, era di viaggiare in eterno per le strade del Mondo. Eternamente curiosi; osservando tutto ciò che potesse comparire davanti alla nostra vista. Annusando ogni angolo, sempre con discrezione, senza piantare radici in nessuna terra ne fermarci a studiare il substrato di qualcosa; la periferia ci bastava. Mentre ogni genere di argomenti che il mare è solito ispirare scivolava nelle nostre conversazioni, le luci di Antofogasta cominciarono a brillare in lontananza, verso Nord-Est. Era la fine della nostra avventura come clandestini, o per lo meno, la fine di questa avventura, dato che la nave sarebbe rientrata a Valpaìsio...

Tratto da "Latinoamericana" di Ernesto Guevara.

-Anche gli elementi scelti in questo testo generano delle categorie / The elements selected from this text make some classes too: Osservando le luci. Clandestini del destino. Annusando la notte. In attesa del sole. Le regioni del sogno verso Nord-Est.

...Kate partì con il treno notturno dell' Ovest, assieme a Viellers... per il resto, era gente di città in viaggi di affari, persone timide e al contempo rumorose, dall' aspetto dimesso e tuttavia carico di importanza. La vettura sembrava pulita, elegante, con poltrone di velluto verde carico... fuori il tempo era grigio...improvvisi colpi di vento recavano polvere e pioggia. Il treno venne poi fuori da un' informe zona arida, coperta di polvere, che circondava la città, e scivolò dolcemente per alcuni minuti...Si fermò pesantemente e Kate osservò fuori degli uomini che stavano aggruppati coi cappelli abbassati contro il vento e le coperte avvolte attorno alle spalle fino sugli occhi, a causa della polvere. Erano fermi come spettri, e avevano di vivo soltanto lo scintillio degli occhi... Una donna teneva sotto il braccio un pavone splendido. Lo poggiò sul pavimento e si sforzò vagamente di nasconderlo sotto l' ampia gonna. L' uccello rifiutò quel luogo nascosto e la donna dovette riprenderlo in braccio, tenendolo in equilibrio sulle ginocchia, mentre riprendeva a guardarsi attorno di là del caos di terrecotte, panieri, cocomeri, fucili, fagotti ed esseri umani...Tutto il convoglio , malgrado pulsasse di vita , era estremamente silenzioso...Finalmente il treno si mosse. Ma se si fosse arrestato in eterno nessuno avrebbe provato meraviglia. Poiché era ignoto a tutti a cosa si andava incontro... passò una Hacienda dirupata, con le colonne che non erano in grado ,di sorreggere più nulla...la valle pareva dominata da un' antica, asciutta, e strana malinconia... infine, si scatenò un immenso acquazzone...

...Alle otto e mezzo era già silenzio di tomba...Kate detestava le cuccette con tutta la loro discreta indiscrezione e quell' orrenda promiscuità di tante persone, l' una pigiata all' altra come larve nelle cellette dietro le cortine di raso verde. Specialmente la detestabile intimità dei rumori, nello' andare a coricarsi...Odiava doversi spogliare, dibattendosi nell' intimità della sua cuccetta, con il gomito conficcato nello stomaco del suo inserviente che, dall' esterno, abbottonava la tenda...spirava un vento freddo dopo la pioggia, su tutto l' immenso altipiano. Sfilavano via rocce, altri frutti di cactus e migliaia di magrey...Kate intravide davanti a sé la luna che illuminava il lungo dirupo di rocce di cactus, e poi, giù nella distanza le luci della città...poi si assopì...

Tratto da "Il Serpente Piumato" di David Herber Lawrence.

-Le categorie che nascono da il racconto sono / The classes are: L' antica valle della luna. Scivolare nella distanza. Assopirsi dolcemente. Fermi nel luogo. Successivamente le categorie vengono raccolte in una gerarchia / In a second time the classes are assembled in an hierarchy:

Top