Il paradigma indiziario

Indi ce

Il catalizzatore

Le matrici formali

Gli scenari

La creazione del paradigma prevede che questo sia composto da obiettivi inerenti alle prestazioni dell' oggetto e da obiettivi personali tesi a migliorare la qualità dell' oggetto stesso. I primi obiettivi derivano dal tipo di occasione progettale che in questo caso si tratta dell' oggetto da viaggio. Inoltre essi definiscono quali prestazioni avrà l' oggetto, quali saranno i materiali che lo costituiscono, quali saranno i supporti tecnologici e le altre caratteristiche principali. La seconda tipologia di obiettivi deriva dall' immaginario di riferimento; essi infatti nascono dalla soggettività del designer e quindi anche da tutto ciò che è stato addotto. Come si è visto le adduzioni possono provenire da ogni possibile campo del tangibile, dalla letteratura alle immagini, dalla pittura alla musica,ecc...Il paradigma è, in altre parole, un sistema di eventi che può riuscire a soddisfare un' ipotesi progettuale, inoltre esso è sempre aperto a nuove relazioni con l' esterno e quindi il suo aspetto è modificabile e migliorabile ( in progress).

Il paradigma indiziario sarà costituito quindi sulla base degli obiettivi presenti nella gerarchia. Nella mia ipotesi di progetto tali obiettivi dovranno caratterizzare la prima generazione di scenari. Se ciò accadrà questo tipo di paradigma indiziario sarà valido. La struttura sulla quale il paradigma poggia è definita come catalizzatore che, in questa occasione progettuale, è la tartaruga.

Il paradigma quindi ruoterà attorno all' evento del guscio come evento principale. Nella definizione della forma, esso corrisponde ad un evento simmetrico e centrato con la proprietà di accorpare in modo regolare diverse matrici formali. E' importante che tra i vari obiettivi formali che esso persegue rimanga sempre costante l' obiettivo di dualismo derivato dal Tao cinese. Alla testa invece corrisponde l' evento di interfaccia principale con l 'utente. Sarà l'e vento di controllo e il punto di espressività dell' oggetto; In altre parole se l' oggetto avesse occhi e bocca , li avrebbe lì. Resta stabilito che quest' evento possa essere inglobato dall' evento principale. Gli arti sono identificabili con l evento fisico di appoggio a terra o con la possibilità di movimento che potrà avere l' oggetto. Infine la coda trova l' inserimento in un evento di riconoscibilità di forma, in un evento la cui funzione sembri superflua ma che in realtà concorre in modo fondamentale alla riuscita totale del paradigma.Sia questo aspetto, che quello precedente possono , all' interno del paradigma indiziario scambiarsi i "ruoli" ed essere accorpati nell' evento guscio, il quale resterà invariato nel suo DNA.

Dal punto di vista della gestione dell' evoluzione formale, il paradigma prevede la creazione di matrici nate dalla combinazione delle forme iniziali.Si tratta delle 4 matrici A, B, C, D.Queste sono ordinate in modo complementare e simmetrico in parallelismo al Tao. pertanto stabilisco che se A=B, allora C =D, se A=C allora B=D.

La texture più idonea viene applicata solo ad una coppia. Le due sfere poggiano sempre sui due settori differenti , in antitesi.E' prevedibile che la prima generazione di scenari sarà costituita dalle combinazioni delle matrici; tuttavia il paradigma rtesta aperto alle eccezioni sulla gestione della forma.