IL MIO CATALIZZATORE

Partendo dall'immagine del mio catalizzatore ho operato un'analisi delle sue parti per
poter giungere alla stesura del paradigma organizzativo


Da questo ho ottenuto una prima sommaria struttura semplificata costituita
dalle linee direttrici principali

Studiando le terminazioni dei rami del cactus sono giunta alla
definizione di nuove strutture


Da qui ho elaborato un primo paradigma organizzativo

Essendo questo troppo limitante, senza vie di ritorno ho continuato l'analisi
del catalizzatore deducendo che gli eventi denominati "C", aventi origine dagli eventi "B",
si ricollegavano all'evento principale "A"

E da questo ho estrapolato la mia struttura di riferimento finale


Il mio progetto si svilupperà quindi da un evento centrale aperto a cui si collegheranno eventi secondari e terziari. Tutto avrà origine da un'interfaccia che avrà lo scopo di aiutare l'orientamento all'interno del luogo dell'immaginario 
il paradigma indiziario


Il paradigma indiziario é costituito innanzi tutto dall'interfaccia "I" che mette a contatto il fruitore con il progetto. Questa é collegata con l'evento principale "A" da cui hanno origine una serie di eventi secondari "B". Da qui partono e ritornano eventi terziari "C" che si rapportano anche con l'evento principale "A".
Il paradigma puo' essere poi ampliato: osservando piu' a fondo gli aculei del cactus che dipartono de quelli che ho denominato eventi "C", si possono generare eventi "D"
Il paradigma organizzativo
Ora è necessario correlare il paradigma così ottenuto ai miei obiettivi al fine di ottenere una struttura organica in linea con i miei scopi di progetto.


L'interfaccia, essendo il primo contatto con il fruitore della comunicazione, dovrà essere incisiva e curiosa, che spinga ad andare oltre la superficie, oltre l'interfaccia, oltre l'home page, ad entrare nel progetto, nell'immaginario, ad entrare in un luogo da scoprire. La struttura interna della pagina dovrà quindi rispettare le matrici dei due obiettivi, mentre i link d'ingresso dovranno collegarsi, così come tutti quelli successivi, in modo ludico all'evento principale
Quest'ultimo è il fulcro, la guida per il controllo del progetto e in quanto tale anche questa sezione del progetto dovrà essere incisiva per restare impressa nella mente di chi naviga nell'immaginario
Gli eventi secondari "B" sono degli sviluppi, degli approfondimenti e saranno ludici e curiosi, per analogia alle spine del cactus: pungenti
Ogni relazione tra gli eventi sarà, oltre che ludica, curiosa, per stimolare l'osservatore ad intraprendere il viaggio nel luogo dell'immaginario
La struttura rimane in ogni modo aperta poichè ogni evento avrà
al suo interno una struttura organizzativa che potrà variare in base agli obiettivi
che meglio si adatteranno a rappresentare determinate situazioni: non tutti
gli eventi "B" saranno solo ludici e curiosi, alcuni potranno essere
ludici, curiosi e incisivi, solo ludici o solo curiosi. La stessa osservazione
si può fare per gli eventi terziari, ma non per l'evento principale "A"che dovrà
inequivocabilmente essere incisivo.




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