Catalizzatore
 
Come catalizzatore ho scelto un fiore, preso dal mio immaginario di riferimento.Ho scelto un fiore proprio perche` secondo me e` l`elemento che meglio si addice a organizzare qualcosa in maniera sia sorprendente che infinita che libera, avendo una forma apparentemente regolare, ma colori sorprendenti, sgargianti e a volte "impossibili", che fanno dimenticare la regolarita` della sua forma. Il fiore inoltre racchiude anche in se stesso l' idea di infinito, avendo un centro da cui partono e a cui quindi arrivano i vari petali, come un ciclo in cui inizio e fine coincidono. 
 
  
 
Paradigma
organizzativo
 
Questo invece e`il paradigma organizzativo che ho estrapolato dal mio catalizzatore. Come si nota e` una struttura molto semplice, se non \addirittura banale, ma che offre moltissime, se non infinite, possibilita`di composizione. Abbiamo infatti un centro,dal quale parte un'unica diramazione, che pero' puo` collegarsi in molti modi a un infinito numero di altre strutture di questo genere, senza pero' alterare la riconoscibilita` della stessa
 
 
 
 
 
 
 
Esempio di
applicazione e evoluzione
del paradigma nell'organizzazione di una pagina web
 
 
Ho evoluto la mia struttura in modo che continui a esservi riconoscibile il paradigma organizzativo e in modo che conservianche la forma di un fiore, ma con alcune irregolarita`.
Nel sito immaginato, si entra e si esce dal "bottone giallo" della schematizzazione, che sara` quindi il punto da cui  partiranno e a cui poi riarriveranno tutti i link, come in un ciclo, seguendo la regola estrapolata dalla mia idea di infinito come qualcosa senza inizio ne` fine e, per estensione, qualcosa in cui inizio e fine coincidono.
I vari petali conterranno poi le varie opzioni, le varie pagine web,tutti i link, tutte riconducibili al "centro", tranne in alcuni punti, nei quali la struttura apparentemente ripetitiva verra` sconvolta, secondo le matrici di trasformazione ricavate dalle mie adduzioni, introducendo un elemento di disturbo rappresentativo della possibilita` di avere dei link a carattere piu`libero o piu` sorprendente. In questo specifico caso, non e` rilevante stabilire a priori quante pagine debba avere il sito, o quanti elementi di disturbo debbano esserci in rapporto a quelli piu` "regolari", ma e` lasciato alla libera interpretazione e rielaborazione.
E` inoltre opportuno sottolineare che nello schema ho usato vari colori (quali rosso, blu e lilla) per indicare altri possibili centri di aggregazione per strutture analoghe, e il colore diverso sta a indicare un differente grado e incrmento di complessita`.