IL LIBERTY


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Espressione tipica dello spirito modernista e' il gusto o lo" stile " che ha preso il nome di Art Nouveau. Dal punto di vista sociologico l'Art Nouveau e un fenomeno nuovo, imponente, complesso. Interessa tutti i paesi europei americani in cui e stato raggiunto un certo grado di sviluppo industriale. Tra essi istituisce un regime culturale e di costume pressoche' uniforme, malgrado le lievi varianti locali, e di carattere esplicitamente moderno e cosmopolita.
E' un fenomeno tipicamente urbano, che nasce nelle capitali e si diffonde in provincia. Interessa tutte le categorie del costume: l’urbarnistica di interi quartieri, l’edilizia in tutte le sue tipologie, l’arredamento, urbano e domestico, l’arte figurativa e decorativa, la suppellettile, l’abbigliamento, l’ornamento personale, lo spettacolo. Per il modo con cui si diffonde una vera e propria moda: nel senso e con tutta l’importanza (gia' intuita e spiegata da Baudelaire) che la moda assume in una societa' industriale. E il gusto della borghesia moderna, spregiudicata, entusiasta del progresso industriale, che considera un suo privilegio intellettuale, a cui corrispondono certe responsabilita' sociali. Penetra infatti in tutti gli strati della societa' borghese: l’alta borghesia detiene gli archetipi, lavorati da artisti e artigiani di classe in materiali nobili; la media e piccola borghesia consumano prodotti dello stesso tipo, ma banalizzati dai procedimenti ripetitivi della produzione industriale e dalla qualita' inferiore dei materiali.
Come stile " moderno ", cio' e' di " moda ". L’industria affretta i tempi della produzione, bisogna affrettare quelli del consumo e del ricambio. La moda e' il fattore psicologico che provoca l’interesse per un nuovo tipo di prodotto e la scadenza del vecchio. L' Art Nouveau, come stile " moderno " corrisponde cosi a quello che, nella storia dello sviluppo industriale, si chiama " il feticismo merce ".
Indipendentemente dalle varianti di tempo e di luogo, l'Art Nouveau ha certi caratteri costanti: 1) la tematica naturalistica (fiori e animali); 2) 1’impiego di motivi iconici, e stilistici, e perfino tipologici, derivanti dall’arte giapponese; 3) la morfologia: arabeschi lineari e cromatici; preferenza per i ritmi impostati sulla curva e le sue varianti, ( spirale, voluta, ecc.) e, nel colore, per le tinte fredde, attutite, trasparenti, assonanti, date in zone piatte oppure venate, iridate, sfumate; 4) 1’insofferenza della proporzione e dell'equilibrio simmetrico e la ricerca di ritmi musicali, con marcati sviluppi in altezza o in larghezza ed andamenti per lo piu' ondulati e sinuosi; 5) 1’evidente, costante proposito di comunicare per empatia un senso di agilita', elasticita', leggerezza, gioventu', ottimismo.
La diffusione degli stilemi essenziali dell'Art Nouveau avviene per mezzo delle riviste d’arte e di moda, del commercio e del suo apparato pubblicitario, delle esposizioni mondiali, degli spettacoli. I temi ricorrenti della liberta' espressiva, della giovinezza, della primavera e della fioritura si spiegano con la rapida ascesa della tecnologia industriale: se ne intuiscono le possibilita' pressoche' illimitate, si ha l’impressione di essere all’alba di una nuova era. Infatti le macchine sono ormai abbastanza perfezionate da potere eseguire con notevole approssimazione un progetto fatto da un artista; ed agli artisti gli imprenditori ricorrono anche perché l'industria non dispone ancora di una propria metodologia e di un proprio apparato di progettazione. Accade anche che l’artista o l’artigiano di classe intervengano sul prodotto semilavorato, occupandosi direttamente delle fasi terminali del1’esecuzione.
L'Art Nouveau e uno stile ornamentale consistente nell’aggiunta di un elemento edonistico ad un oggetto utile: gia' Ruskin aveva sostenuto che la poesia dell’architettura e' tutta nell’ornamento poiche' solo al di la' dell’utile puo' darsi un valore spirituale. E' facile osservare, tuttavia, che nello sviluppo storico dell' Art Nouveau l'elemento ornamentale va sempre piu' perdendo il carattere di un’aggiunta sovrapposta alla conformazione funzionale o strumentale dell’oggetto (tettonica), tendendo a conformare l’oggetto stesso come ornamento e trasformandosi cosi da sovrastruttura in struttura.
La funzionalita' (l’utile) si identifica con l’ornamento (il bello) perche' la societa' tende a riconoscersi nei propri strumenti: é appunto questo narcisismo che rivela il limite estetistico della sua eticita' programmatica.
L'ambiente visivo che l'Art Nouveau intesse attorno alla societa', non soltanto ne favorisce l'attivita', ma la conforta nel suo sforzo col fornire di se' un'immagine idealizzata e ottimistica: la nascente civilta' delle macchine non la destina ad un oscuro e pesante meccanismo anzi, liberandola dal bisogno e dalla fatica, le permette di spaziare nei celi della poesia.