POLITECNICO DI MILANO
facoltà di architettura
a.a.1997/98
matr. 180614


benvenuti sul cybertesto di Giacomo Leopardi,
a cura di Giovanni Aversa


L'INFINITO
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe che da tanta parte
dell' ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovraumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio;
e il naufragar m'è dolce in questo mare.