RECANATI 
 
 
 
 "Chiunque va da Milano a Roma passando per la via di Loreto, incontra sulla pubblica strada fra Recanati e Macerata, le rovine di un'antica città. Questa città fu Ricinia, colonia dei Romani...". Con quest'ipotesi sull'origine dell'abitato, Monaldo Leopardi, letterato e storico, padre di Giacomo, dà inizio agli annali di Recanati, opera fondamentale per la ricostruzione della storia cittadina.

Senza dubbio però, l'immagine di Recanati è condizionata dalla figura e dall'opera di Giacomo Leopardi. La forza dei riferimenti leopardiani ai luoghi è tale da evocare alla mente tutta la sua poesia così presente nel comune patrimonio culturale, tanto che leggere la città indipendentemente da essa, richiede uno sforzo consapevole.
Il visitatore odierno, ove ricerchi una conoscienza critica e storica, si troverà a sperimentare, proprio dal rapporto fra Leopardi e Recanati, quanto la percezione e la rappresentazione dei luoghi non siano asettiche ma condizionate e dalla cultura del tempo e dagli interessi con cui ai luoghi ci si rivolge; ed ancora, quanti differenti significati essi possano di conseguenza assumere e comunicare.
Per il visitatore,dunque, l'immagine di una Recanati spoglia da memorie storiche, come il poeta l'ha descritta sembra scontrarsi con l'evidenza di una città ricca invece di una stratificazione storica e culturale; pur tuttavia Leopardi aveva in tal modo rappresentato la realtà immobile di una cittadina della provincia italiana del primo Ottocento.
 
  

 GEOMORFOLOGIA DI RECANATI