Erano illusioni, ma toglietele, come son tolte. Che piacere rimane? e la vita che cosa diventa? Nella stessa maniera dico io: la virtu, la generosita`, la sensibilita`, la corrispondenza vera in amore, la fedelta`, la costanza, la giustila, la magnanimita` ec. umanamente parlando sono enti immaginari. E tuttavia l’uomo sensibile se ne trovasse frequentemente nel mondo, sarebbe meno infelice, e se il mondo andasse piu` dietro a questi enti immaginari, sarebbe molto meno infelice. Seguirebbe delle illusioni, perche` nessuna cosa e’ capace di riempir l’animo umano, ma non e` meglio una vita con molti piaceri illusori, che senza nessun piacere? Non si vivrebbe meglio se nel mondo si trovassero queste illusioni piu` realizzate, e se l’uomo di cuore non si dovesse persuadere non solo che sono enti immaginari, ma che nel mondo non si trovano piu` neanche cosi` immaginari come sono? in maniera che manchi affatto il pascolo e il sostegno all’illusione. E dall’altro lato, non c’e` maggiore illusione ovvero apparenza di piacere che quello che deriva dal bello dal tenero dal grande dal soblime dall’onesto. Laonde quanto piu` queste cose abbondassero, sebbene illusorie, tanto meno l’uomo sarebbe infelice.

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