Il mio paradigma nasce da una interpretazione sinestesica dei concetti
espressi nella poesia Alla luna, delle sue stesse parole e del
loro significato, dell'umore che il Leopardi esprime e dei suoi stessi
pensieri. Sinestesia che viene espressa e rappresentata tramite forme
geometriche perfette (cubi, sfere, piramidi) ed i loro colori.
Il pianto.
La travagliosa vita.
Il tempo giovanil.
Questo disegno rappresenta il ciclo dell'umore del poeta durante la sua vita come l'ho dedotto dalla
poesia Alla luna. Si parte dal cerchio giallo che esprime il poeta felice da giovane, il quale
incontra nella sua vita i dispiaceri ed i problemi dell'età adulta (il quadrato nero) e diviene
triste e malinconico (il triangolo viola). Grazie al benefico effetto della luna sua consolatrice, il Leopardi
torna a pensare ai momenti felici della gioventù e si rasserena anche se solo momentaneamente, scordando
l'amarezza che ha nel cuore. Ma questo momento finirà e tornerà la tristezza fino a quando una sera
al chiaro di luna...
Prima interpretazione
Essa stessa ha forma sferica e questa forma le si addice perfettamente. Infatti la forma tonda e
sferica è sinonimo di gentilezza (poichè totalmente priva di angoli), di affabilità (la palla tende ad andare dove la spingi e non
oppone alcuna resistenza) ed inoltre il suo stesso colore bianco, lucente esprime sensazioni
sinestesiche di chiarezza e franchezza. La luna, quindi, rappresenta per Leopardi un appiglio,
un qualcosa in grado di capirlo e di confortarlo.
Il poeta ricorda quando veniva ad ammirare la luna nei momenti tristi. I momenti di tristezza
sono di grande disagio e confusione. Sinestesicamente è rappresentabile graficamente con una
piramide viola.
La forma piramidale è disagevole perchè è piena di angoli appuntiti, quindi poco
comoda e comunque non ergonomica, ostile. Il colore viola è quel colore che meglio suscita
sensazioni di solitudine e di malinconia.
Il Leopardi rammenta la sua vita difficile e dura. Per lui rappresenta un fardello pesante
da portarsi dietro che lo affatica e lo rende triste e vulnerabile. Questa sua situazione difficile
l'ho espressa con un cubo nero. La forma cubica esprime volume e quindi pesantezza. E' la forma
tipica delle valige o dei pacchi che sono pesanti ed i pensieri e le tristezze del poeta sono
proprio come dei pacchi da portare giorno per giorno sulla coscenza o sulla schiena. Il colore
nero è quello che più rappresenta l'oppressione, la pesantezza, la fatica, la massa, la severità.
Nonostante tutti questi brutti pensieri, Leopardi riesce a rammentare i pochi momenti felici
trascursi durante la gioventù e questi pensieri lo rallegrano. Ecco rispuntare la serenità,
la forma sferica. Il Leopardi da giovane è una sfera in balia delle pendenze del percorso della sua
vita, totalmente spensierato e quindi di colore
giallo/verde
che esprimono allegria e leggerezza.
Invece la precedente forma piramidale esprimente il poeta si addolcisce in una sfera momentanea che
esternamente assume un colore blu
(senso di rilassamento momentaneo e di sentimentalismo)
ma che all'interno nasconde un cuore grigio disperato e scoraggiato.
Il paradigma
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