....Anish Kapoor, Names, 1979-80
....Piet Mondrian, Komposition mit Blau und Gelb, 1936
....Rebecca Horn, Hybrid, 1987
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fotografie
Kapoor è forse lo scultore maggiormante in grado di dare un senso di incertezza e di indefinito alle sue opere. I pigmenti colorati portano lo sguardo lontano, conferendo a buchi e a variazioni nella materia dimensioni infinite.

Il quadro di Mondrian mi ha interessato per come mette in relazione due masse colorate. Due rettangoli, di diversa dimensione e colore, messi in contatto da due righe verticali ma inesorabilmente distanti e divisi a causa di altre quattro righe, quelle orizzontali.

Nella scultura della Horn possiamo leggere diverse cose che potrebbero servirci. Una è questa: ci sono due coni, uno dei quali è un cumulo di polvere pronto a crollare alla prima bava di vento, che stanno per toccarsi, pur non riuscendo a farlo.
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