Ecco una vera e propria opera
d'arte della tecnologia motociclistica italiana: MV Agusta F4 SPR. Tale modello
ha vinto svariati premi e menzioni a livello mondiale, tant'è che
è rimasta in esposizione per diverse settimane, fra l'altro, presso
il Gugghenheim Museum di New York prima e di Bilbao poi.
Ho scelto come catalizzatore
per la creazione del mio spazio un particolare componente della nota MV
Agusta F4: sto parlando del sistema di scarico. Ogni
dettaglio tecnologico di questa motocicletta è stato studiato nei
minimi particolari, a cominciare dai materiali e la loro modellazione.
Fra tutte le motociclette esistenti in commercio
(comprese quelle speciali con produzione a serie limitata), la F4 è
l'unica a montare un sistema di scarico così particolare e rifinito;
basti pensare che nella fase progettuale hanno collaborato diversi organisti,
che hanno aiutato gli ingegneri a disegnare un sistema di scarico formato
da condotti a sezione variabile; è stato possibile così
costruire uno scarico che, oltre allo scopo primario, svolgesse una nobile
funzione secondaria: produrre particolari intensità sonore, con
particolari e voluti timbri, tali da mettere in evidenza il canto,
la melodia del motore, tenendo anche conto il regime dello stesso.
Soffermiamoci alla struttura del
sistema in questione. Esso può essere suddiviso in tre
corpi principali:
- la parte iniziale, composta da quattro collettori
che raccolgono i gas di combustione fuoriuscenti dai quattro cilindri
in linea;
- un corpo centrale, detto compensatore,
che convoglia in due tubi i fumi di combustione, che sono in seguito
ridistribuiti in un unico condotto e, infine, separati
in due conclusivi;
- una zona finale, quella dei terminali
veri e propri, che parte dal compensatore in due ramificazioni differenti;
queste si suddividono a loro volta, dando origine alle quattro terminazioni
finali ben visibili in figura.
Il compensatore è, in realtà, un corpo centrale a cui si collegano
le altre componenti; rappresenta, cioè,
il fulcro dell’intero sistema. Altra caratteristica importante è
la simmetria assiale che si riscontra in ognuna delle tre parti;
il mio spazio, quindi, dovrà possedere oltre a un corpo centrale
anche una particolare simmetria.
Osservando il funzionamento del sistema ed il flusso dei gas di scarico,
si nota che essi entrano in gioco da uno dei quattro collettori; dopodichè
permangono per qualche momento all'interno del compensatore, il quale li
modifica, li plasma e li prepara per il passaggio nell'ultima fascia, nell'ultima
zona, quella dei terminali. Il compensatore svolge una funzione attiva, di
interazione, al contrario dei collettori, che indirizzano i fumi nella giusta
direzione.