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"(...) La tempera non e' stata datata
dall'artista. Potrebbe essere stata eseguita sia immediatamente prima della partenza per
Parigi, sia nel 1914, dopo il ritorno dell'artista a Vitebsk.
La precisione dell'osservazione implica, infatti, un lavoro sull'originale, come
testimonia lo stesso Chagall nell'autobiografia: "Attorno alla lunga tavola, un
grande rabbino, vecchio saggio dall'aria scaltra, grossi borghesi dall'aspetto imponente,
una pletora di ebrei poveri, i cui intestini si torcevano nell'attesa dell'arrivo mio e
del...pranzo".
A differenza che nel racconto, l'opera rappresenta la cerimonia in una fase piu'
avanzata. Gli sposi siedono, a capotavola, col bicchiere di vino rituale di fronte a se'.
Musicanti e ballerini manifestano la loro gioia.
La scena non e' priva di un accento satirico. Chagall descrive con un pizzico di crudelta'
l'aspetto fisico della coppia che balla, la magrezza dell'uomo e la pinguedine della
donna.(...)".
Marc Chagall, Gli anni russi 1908-1922, a cura di L. Venturi, N. Misler, Firenze,
Artificio, 1993. |