ELEMENTO PRINCIPALE
L'immediatezza della comunicazione
L'elemento principale rappresenta l'unità centrale del sistema, il ponte di comando nel quale vengono ricevute le informazioni e dove vengono lanciati i comandi. Esso costituisce il collegamento tra corpo, mente e oggetto comandato. Il soggetto comunica con l'oggetto nel modo più pratico e naturale eliminando, per quanto possibile, le distanze tra mente e interfaccia di comando, prediligendo differenti e inconsuete modalità di comunicazione come il comando vocale, l'azionamento delle funzioni tramite movimenti muscolari del viso (occhi, masticazione), velocizzando in tal modo il dialogo con il mezzo comandato, nel quale vengono ridotti fisicamente la maggior parte degli elementi preposti alla visualizzazione delle informazioni e alla loro attivazione. Il rapporto di dialogo che si stabilisce assume così caratteristiche di maggior immediatezza e praticità liberando sia l'oggetto che il soggetto dall'incombenza di fastidiosi e ingombranti comandi manuali in favore di una più diretta comunicazione. L'invio e la proiezione dei dati, da parte dell'oggetto, nelle immediate vicinanze della vista del soggetto e i conseguenti ordini demandati al movimento dei muscoli facciali o al controllo vocale, determinano l'omissione fisica di alcune strumentazioni come contagiri, contachilometri, spie, specchietti retrovisori ora attivati e pilotati alternativamente o contemporaneamente all'interno di un apposito interfaccia-casco che visualizza e invia le informazioni in tempo reale al mezzo in movimento.
ELEMENTO SECONDARIO
Tramite fisico uomo- oggetto
L'elemento secondario costituisce il tramite tra corpo( forme, movimenti, varie esigenze ), oggetto comandato( veicolo, distributore e registratore di comandi), mente ( cuore del sistema ) e accessori periferici. In questo luogo vengono immagazzinate le informazioni e inviate al ponte di comando centrale ( mente-casco ) che a sua volta invia qui ordini da smistare alle articolazioni più vicine e a quelle periferiche. L'elemento secondario rappresenta anche la porzione del sistema dove trova ricovero la figura umana con le proprie esigenze fisiche e psicologiche da soddisfare. Infatti l'integrazione con l'oggetto, l'osmosi, l'unione delle membra umane e artificiali non comporta solo la comodità ma anche e soprattutto l'abitabilità psicologica del soggetto, la comunicazione cioè, da parte dell'oggetto artificiale, di una sensazione di confidenza, sicurezza e dominio raggiunta attraverso la manovrabilità, la leggerezza e l'utilizzo di matrici curve che assecondano e avviluppano sia le forme che i movimenti del pilota. La generazione di forme curve è ottenuta attraverso un processo di sottrazione dal volume nel quale l'elemento scavante è rappresentato proprio dalla geometria tridimensionale della figura umana. Le forme ottenute dovranno permettere il libero movimento, la partecipazione ed eliminare ogni tipo di costrizione verso una posizione univoca e passiva. Il soggetto viene così avviluppato all'interno di forme prossime, amiche e rassicuranti che ne permettono la comodità, il controllo, il movimento, la protezione, divenendo in questo modo vere e proprie articolazioni supplementari.
ELEMENTI PERIFERICI
Luogo della modificazione
Gli elementi periferici costituiscono le terminazioni più esterne dell'oggetto e rappresentano il luogo della metamorfosi, dell'adattamento dove i comandi, provenienti "dall'alto", vengono messi in atto. Essi diventano accessori di trasformazione del sistema svolgendo funzioni di adattamento alle molteplici esigenze del soggetto ( comfort, avanzamento redditizio, emozioni ) e dell'ambiente. Le terminazioni che riguardano il comfort sono collegate agli elementi secondari tramite modalità differenti ( snodi, elementi scorrevoli, retrattili ). Le informazioni ricevute regolano in tempo reale la posizione dei comandi ( sella, pedane, manubri ), l'assetto ( sospensioni ), l'erogazione del propulsore, la protezione aerodinamica secondo gusti ed esigenze.