Morfogenesi di Central Park

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"I primi colori che mi fecero grande impressione, furono il verde chiaro e brillante, il bianco, il rosso carminio, il nero e il giallo ocra. Avevo allora tre anni"

Wassily Kandinsky

Nella pittura di Wassily Kandinsky i riferimenti alla realtà, alla natura,  vengono passati al vaglio della sensibilità e dell'emozione dell'artista, subendo tante trasformazioni da non essere più riconoscibili in quanto tali, traducendosi in una "musica degli occhi", che solamente in essa stessa trova le proprie ragioni.  

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"E' questo il modus operandi dell'architetto. Egli nel tracciare la forma di un edificio , tiene in considerazione tutta una serie di fattori diversi , ma , al momento della scelta , agisce unicamente sulla forma essendo consapevole, simultaneamente della plausibilità della stessa sul piano tecnico,  costruttivo, economico, etc".

C.Soddu, E.Colabella

 

Abbiamo pensato, al fine di creare il nostro primo paradigma indiziario, di fare riferimento alla vita pittorica di Kandinsky, ed in particolare a tre delle sue opere, che riteniamo rappresentative delle   fasi artistiche dell'autore.   Per innescare la progettazione dobbiamo sconvolgere l'equilibrio del nostro sistema progettuale al fine di scatenare una sorta di rezione chimica, che è equivalente all'inizio di un processo di trasformazione controllabile attraverso logiche progettuali. Per fare questo è necessario disporre di un elemento catalizzatore il cui ruolo è quello di incrementare l'evoluzione del sistema.   I quadri di Kandinsky ci hanno fornito la scintilla per organizzare il metaprogetto del nostro parco.

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Le tre opere che diventano il nostro catalizzatore sono "Improvvisazione" del 1914, "Macchia nera" del 1921, e "La freccia" del 1943.

Questi tre quadri sono quindi una metafora del nostro paradigma indiziario; immaginando un parallelismo tra il corso pittorico di Kandinsky ed il percorso di scoperta del  parco urbano.

 

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Il paradigma indiziario è qui inteso come un'ipotesi, tra le tante, di organizzazione degli elementi per la costruzione di una logica progettuale.

 

"Il paradigma indiziario è un'ipotesi soggettiva di organizzazione non solo degli elementi/richieste esistenti, ma soprattutto di quelli a venire, ancora sconosciuti e imperscrutabili."

C.Soddu, E.Colabella

 

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Inizialmente abbiamo operato cercando di individuare quali potessero essere gli eventi primari espressi nei dipinti, in modo da poter ottenere una struttura provvisoria come percorso del nostro spazio progettuale, definendo anche le possibili funzioni dei vari eventi.
Abbiamo quindi identificato all'interno delle opere pittoriche le situazioni di discontinuità che avessero determinate caratteristiche espresse dal colore, dalla forma, dalla regolarità geometrica, dall'ordine, dal simbolo, che le differenziassero dal resto del quadro.

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"La materia cromatica diventa determinante nella musica, e sotto questo aspetto Kandisky sta tra Mussorgsky e Sriabin".

                             Will Grohmann

Kandinsky vuole fondare una scienza dell’arte, la forma viene vista come tensione di forze, realtà vivente da ascoltare nel suo pulsare; è così che gli angoli retti, acuti ed ottusi corrispondono a tre diversi suoni ed il triangolo, il quadrato, ed il cerchio hanno un rapporto di simmetria con i tre colori primari.

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Il nostro percorso sarà inteso come una successione lineare di eventi. Ci saranno quindi una pluralità di direzioni da seguire per raggiungere una pluralità di mete/eventi, durante il tragitto si produrranno avvenimenti secondari per un individuo ma che possono essere considerati mete primarie per altri.

 

"Il fatto che il paradigma utilizzato per la lettura del contesto sia soggettivo crea le premesse per un incremento di complessità dell'ambiente e per un inalzamento della sua qualità totale".

C.Soddu, E.Colabella

 

La soggettività è stata fondamentale anche in questa fase.

 

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Il primo quadro considerato è IMPROVVISAZIONE del 1914, attraverso il quale Kandisky analizza i valori espressivi della musica, cercando di stabilire un parallelo tra musica e pittura.

All’interno del quadro abbiamo identificato la discontinuità del colore nero,. inteso come assenza di luce su di una superficie pittorica intrisa di colori vivi e brillanti.

Gli eventi individuati nella   lettura soggettiva sono  tre, e sono schematizzati nel  grafico seguente:

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Il primo evento lo abbiamo definito simbolicamente, per la sua forma, "sentiero" ; i caratteri emergenti sono: contorni non definiti, figura irregolare e colore nero. Kandisky, studia l'azione dei colori, il loro linguaggio e quello delle forme attraverso un percorso non distante dalla ricerca neospiritualista "In arte le cose non dipendono dal formale, ma da un desiderio interiore che delimita il dominio del formale".

Il secondo evento che abbiamo definito "rosa", presenta i seguenti caratteri: contorni indefiniti, figura irregolare e colore nero.

Il terzo, definito simbolicamente "nodo" per il fatto che sembrino convergere in esso molti segni.      
I caratteri emergenti sono: contorni indefiniti, figura irregolare, colore nero.      Bisogna poi osservare la superficie pittorica, che non abbiamo considerato evento per il fatto che essa trova un preciso ordine interno ed una "continuità nella discontinuità" data da una pluralità di colori; per noi è stato immediato associare questa superficie alla foresta ed al parco inglese.

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Il quadro che rappresenta la seconda fase del percorso artistico di Kandinsky è MACCHIA NERA del 1921.

"La mistica concezione artistica di Kandinsky tende a riallacciarsi ai segreti delle origini del cosmo, fondandosi su leggi che seguono ritmi grafici misteriosi".

                           Riccardo Barletta

Così nell'insieme delle macchie e dei segni viene rivelato un preciso ordine interno, dal quale scaturiscono una serie di prospettive e spazi nuovi, quasi soprannaturali.

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La lettura soggettiva del quadro ci porta ad individuare sette eventi, intesi sempre come elementi di discontinuità con la superficie pittorica.

 

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Il  primo evento del quadro, che è divenuto il quarto evento del  percorso di scoperta, lo abbiamo definito Sole calante ; i caratteri sono: contorni definiti, figura geometrica, colore rosso carminio.

La  seconda figura del quadro, alla quale abbiamo fatto corrispondere un evento, è la macchia blu associata alla vicina forma irregolare. La configurazione stessa dell'immagine ci porta ad associarne il significato ad un edificio cui è abbinato un giardino recintato, inteso come "Hortus Conclusus"; la figura ha limiti netti e precisi, la macchia blu ha una regolarità che la può ricondurre quasi ad un cerchio, i colori sono il blu, il nero, ed una varietà di sfumature di verde e di rosso.

 

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Il  terzo evento dell'opera e sesto del percorso, è espresso dalla figura in cui si riconosce il serpente "…il segno si spiritualizza sempre di più, sopravvengono vaghe figurazioni libere a capriccio sparse sulla superficie pittorica: viene instaurato un formalismo dall'elemento ottico e ritmico, quindi grafico e cromatico, in cui gli archetipi dell'inconscio collettivo prendono sembianze simili a lemuri, meduse, ippocampi e serpenti."; i caratteri sono contorni definiti, figura organica ed irregolare; i colori sono giallo, marrone e nero.

Il   quarto evento, settimo del progetto, è una sfera gialla che richiama il sole splendente "Kandinsky in quest'opera predilige il cerchio come forma che evoca l'armonia come costellazione propria dello spirito umano"; in questo caso i contorni sono definiti, la forma è una figura geometrica (il cerchio), il colore è il giallo.

 

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Il quinto evento, ottavo del percorso progettato, è la macchia nera che da il titolo al quadro, i suoi margini che sfumano dal nero fino al bianco del fondo pittorico danno l'impressione di un vuoto che si riempia progressivamente; i contorni non sono decisi ma comunque definiti, la figura è organica ed irregolare, il colore è il nero.

Sesta figura del quadro,  nono evento, presenta un valore simbolico che la riconduce al pentagramma musicale; i contorni sono regolari,  il colore è nero.  

Settimo evento del quadro, decimo del percorso, lo abbiamo definito simbolicamente "Occhio", i caratteri sono contorni definiti, figura simbolica e colore nero.

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Quadro che rappresenta l'ultima fase delle opere dell'artista è "La freccia" del 1943.

Kandinsky scrive:"La vera opera opera d'arte nasce in modo misterioso, enigmatico, mistico…, staccata dall'artista acquista una vita indipendente, diviene una personalità, un soggetto autonomo" cioè qualsiasi opera d'arte ha il compito di smuovere la fantasia, le emozioni ed i sentimenti

"L'opera è la grande consolatrice"           

J.J.Gerome

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In questa fase della pittura di Kandinsky i colori si fanno più chiari, le forme più libere ed il segno tende a simbolizzarsi.
Gli eventi individuati nel quadro sono sette, e sono così schematizzati:

 

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Il primo  evento, che abbiamo definito "PETTINE", è una figura geometrica complessa dai limiti definiti, i colori che la compongono sono l'arancione ed il bianco.

La seconda figura del quadro, che diviene il dodicesimo evento del percorso di scoperta, è una figura irregolare organica di colore arancio, che abbiamo definito "TAPPETO".

La   terza figura è anch'essa irregolare ed organica, il colore è il bianco, e l'abbiamo definita per la sua conformazione "ROCCIA". Quarta figura del quadro, quattordicesimo evento del nostro progetto, ha queste caratteristiche: colore giallo, contorni definiti, è geometrica e complessa; l'abbiamo definita "CETRA".

La quinta figura, quindicesimo evento, è una figura simbolica,dai margini definiti, di colore arancio; il simbolo associato è la "FRECCIA", che da il nome all'opera.

Sesta immagine è la "ESSE", dai contorni definiti, i cui colori sono varie sfumature di marrone più azzurro.

Ultima figura, che diviene il diciassettesimo evento del percorso, l'abbiamo definita "SEDIA", dai contorni definiti, dalla forma geometrica complessa, e da molteplici colori.

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