Fig1. Pianta della basilica di Pompei
"II futuro, e' il successo, la sopravvivenza stessa del mestiere di architetto sono, interamente e unicamente affidati a ciò che nessuna organizzazione tecnica potrà mai offrire:
La capacita' di ideare I'ambiente costruito come un'opera d'arte. E una capacita' che si nutre di una pluralità di discipline diverse, coinvolte nella trasformazione della realtà in cui viviamo."
Manfredi Nicoletti.
(Titolare della cattedra di Composizione architettonica all'università di Roma.)
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L'architettura è una delle materie difficili da trattare e fare;
e porta ad uno del più frustranti e gratificanti mestieri, quello
dell'architetto; facile da scoprire perché tutto il mondo e' un
grande testo d'architettura, ma difficile e' saperla percepire e trasferire
in materie nuove che rappresentino un progetto di futuro.
Tra tutte le forme del costruire, l'architettura è quella che coinvolge la gente nel modo più completo. Ne inghiotte i corpi e le menti, eppure e' fruita nella disattenzione ed e' lenta (anzi lentissirna) a realizzarsi, richiede tante altre mani e volontà oltre quella dell'architetto, e in rapporto ad altre professioni liberali e' avara nei compensi in proporzione all'impegno che richiede.
Colui che si occupa di architettura compie un lavoro a tempo pieno,
ogni istante.
Se si vuol creare architettura è si può fare anche traducendo
un qualsiasi evento di vita in un'esperienza d'architettura.
Progettare l'architettura, per l'architetto, e' un obbligo, un divertimento
e anche una mania.
Non esiste nessun altro mestiere che si possa apprendere continuamente
vivendo la vita di tutti i giorni, girando per le strade, osservando la
gente, le costruzioni e la natura.
Nel caso in cui ci si occupi di altri tipi di professioni come, ad esempio l'avvocato o il medico non è possibile trarre informazioni dal quotidiano per migliorare il proprio fare professionale e avere nuove esperienze nel proprio bagaglio culturale di modo che il proprio mestiere si arrichisca in complessità di riferimenti dialettici.
L'architettura ci circonda:
e' ovunque attorno a noi, in campagna e nella città, volumi, le
materie e i dettagli dei fabbricati, degli oggetti.
L'unico modo di reagire a tali presenze è considerarle, tanto nel bene quanto nel male, lezioni di architettura dalle quali è possibile attingere conoscenza.
Ci si affaccia su questo grande testo millenario, lentamente costruito da tutti e continuamente modificato o cancellato dal tempo e dagli uomini, e si vuole continarne la narrazione.
Bisogna quindi comprenderlo, far parlare attivamente questo testo in cui siamo immersi.
Questo e' possibile solo in presenza di un progetto.
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