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SCENARIO |
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L’approccio terapeutico all’arresto cardio - respiratorio (ACR) deve tenere conto delle caratteristiche peculiari che il quadro presenta:1. Avviene improvvisamente e spesso inaspettatamente, anche in soggetti precedentemente sani o in ammalati le cui condizioni non lasciavano prevedere una simile evenienza.
2. Si verifica nella maggior parte dei casi al di fuori delle strutture ospedaliere e, all’interno di queste, può manifestarsi in qualunque tipo di reparto.
3. Se si eccettuano i casi dovuti a cause irreparabili (per es. rottura di cuore o embolia polmonare massiva) ci sono reali possibilità di trattare con successo i pazienti colpiti, ma tali possibilità sono subordinate ai seguenti fattori:
- intervallo di tempo fra inizio dell’ACR e inizio della rianimazione cardiopolmonare (RCP) non superiore ai 5 min.;
- corretta esecuzione delle manovre di RCP di base da parte dei primi soccorritori (cittadini, infermieri, medici) allo scopo di sostenere le funzioni vitali;
- corretta prosecuzione, con la idonea strumentazione, della RCP avanzata, al fine di ripristinare e mantenere le funzioni vitali.
Se schematizzare i presupposti per un idoneo trattamento dell’ACR non presenta alcuna difficoltà, altrettanto non si può dire della loro realizzazione pratica. Le due condizioni da realizzare contemporaneamente sono infatti la tempestività del soccorso e la sua adeguatezza.
RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE DI BASE