LETTURA SOGGETTIVA DEL GENIUS LOCI

LETTURA DEL CONTESTO .|. CARATTERI E FONDAMENTI DEL GENIUS LOCI
INTERFACCE DI AVVICINAMENTO .|. SCHEMATIZZAZIONI GRAFICHE


"L'Architettura appartiene alla poesia, suo scopo è aiutare l'uomo ad abitare; ma l'architettura è un'arte difficile; fare città ed edifici pratici non è sufficiente. L'Architettura diviene quando 'un ambiente completo si rende visibile'. In generale questo significa concretizzare il Genius loci. Il significato della concretizzazione architettonica sarà dunque quello di mettere in opera un luogo, nel senso concreto del costruire..:"

C. Norberg-Schulz, "Genius loci"


LETTURA SOGGETTIVA DEL CONTESTO

Il contesto considerato per la sperimentazione è un luogo che ha avuto un'evoluzione stratificata nel tempo, è un ambiente caotico, disordinato, fors'anche per la presenza di funzioni diversissime tra loro come la produzione e l'abitare. Di per sè questo non sarebbe negativo, potrebbe anzi contribuire alla complessità e alla diversificazione funzionale del sito; nel caso specifico questa coesistenza è resa quantomeno difficoltosa dal troppo evidente stridore formale esistente tra gli eventi architettonici che esprimono e concretizzano tali funzioni.
Il carattere del luogo è continuamente rimesso in discussione tanto che non esiste un evento forte capace di influenzare e determinare gli elementi ad esso circostanti. Nonostante ciò, nonostante il disordine, nonostante il degrado più o meno accentuato, questo particolare angolo di Castellanza non risulta del tutto sgradevole.
Citando Christian Norberg-Schulz "...Quando una città affascina per un suo particolare carattere distintivo, in genere vuol dire che la maggior parte dei suoi edifici intrattengono un rapporto analogo tra cielo e terra: ossia sembrano esprimere una forma di vita comune, delle affinità nell'essere al mondo; ne esce così un Genius loci che consente la identificazione umana." (16).
Nella lettura del Genius loci del luogo, abbiamo ritenuto di adottare una logica di tripartizione, suggeritaci dal contesto stesso e, in maniera più specifica, dalle sue caratteristiche fisico-morfologiche. Abbiamo quindi individuato tre zone: la prima, che si snoda lungo Corso Matteotti, è la parte "alta" della città, posta ad una quota di + 8,10 mt. dal corso del fiume Olona; la seconda, delimitata dalle tre piazze, Castegnate, Soldini, Mercato, che si sviluppa nell'invaso dell'Olona stessa, alla quota che noi abbiamo considerato pari a 0 mt.; la terza, ed ultima, che è posizionata ad una quota di mezzo tra le precedenti, a + 5,60 mt., è delimitata da via Moncucco e via Gerenzano.
Risulta quindi importante considerare la differenza di quota che ci ha portato ad adottare la predetta tripartizione.


Fig. 4.1 - 1^ zona (alta) - Parco retrostante l'Università L.I.U.C.


Fig. 4.2 - 1^ zona - Vista di alcuni corpi dell'Università dal parco retrostante


Fig. 4.3 - 1^ zona - Vista dell'ingresso dell'Università


Fig. 4.4 - 2^ zona (invaso Fiume Olona) - Alcuni corpi di fabbrica dell'Università


Fig. 4.5 - 2^ zona - Alcuni corpi di fabbrica dell'Università


Fig. 4.6 - 2^ zona (invaso Fiume Olona) - Area circostante l'ex Manifattura Tosi


Fig. 4.7 - 2^ zona - Area circostante l'ex Manifattura Tosi


Fig. 4.8- 2^ zona - Area circostante l'ex Manifattura Tosi


Fig. 4.9- 2^ zona - Murales all'esterno dell'ex Manifattura Tosi


Fig. 4.10 2^ zona - Attraversamento dell'Olona


Fig. 4.11 2^ zona - Parco adiacente l'ex Manifattura Cantoni


Fig. 4.12Vista lungo la strada di unione tra la 2^ e 3^ zona


Fig. 4.13- 3^ zona - Edifici recentemente ristrutturati e demolizioni in corso


La fascia alta è interfacciata con la fascia dell'invaso del fiume Olona soltanto per mezzo della via Costalunga, mentre il collegamento tra l'invaso dell'Olona e la fascia di mezzo avviene tramite via Moncucco, via Borromei e via Gerenzano. Nella formalizzazione degli scenari, questo tipo di lettura verrà tenuta nella dovuta considerazione, al fine di perseguire gli obiettivi prefissati.
La fascia posta a quota zero sarà il nostro "campo d'intervento" ovvero il luogo nel quale verranno localizzati gli eventi architettonici, anche se non escludiamo a priori che alcuni di essi, soprattutto per ciò che concerne le interfacce, verranno posizionati al di fuori della stessa. La verifica di congruità e di plausibilità dello scenario, naturalmente, verrà effettuata sull'intero ambiente di riferimento considerato, ovvero sullo "stralcio urbano" così come precedentemente definito.
La fascia dell'invaso, inoltre, presenta una caratterizzazione ed una identità più marcata rispetto alle altre, sia perchè è divisa in due parti dal fiume Olona, sia perchè vede la presenza di alcuni eventi architettonici con un'accentuata peculiarità (ex Manifattura Tosi, Biblioteca).


Fig. 4.14- 2^ zona - Particolare della Biblioteca e dell'ex Manifattura Tosi


Fig. 4.15- 2^ zona - Particolare dell'ex Manifattura Tosi


Fig. 4.16- 2^ zona - Particolare dell'ex Manifattura Tosi


Le interfacce all'interno di questa fascia sono rappresentate da due ponti, quello di via Mulini e quello tra Piazza Soldini e Piazza Castegnate, dalla ex Manifattura Tosi, un complesso industriale oggi dismesso, posta a scavalco del fiume.
Un ulteriore elemento rilevante è la "strana commistione" tra edifici per la produzione, per lo più oggi degradati ed in disuso, ed edifici privati/pubblici quali residenze, la biblioteca comunale ed il complesso universitario: questa è forse la caratterizzazione più marcata del luogo, una mescolanza di forme e usi dove nessun elemento, ad esclusione di poche eccezioni, si eleva sugli altri evitando, nel contempo, di appiattire il livello sociale/qualitativo del contesto.
Dalla combinazione di tanti e tali elementi è nato lo stimolo, la volontà di ricercare un ordine, di stabilire delle regole, di individuare il rapporto tra gli elementi stessi: "l'ordine di un progetto è la possibilità che viene offerta all'utilizzatore di poter immediatamente comprendere l'organizzazione totale e le matrici dell'incremento della complessità" (17)..
Attraverso la rilettura soggettiva del Genius loci sin qui illustrata, abbiamo individuato quindi gli elementi caratterizzanti riferiti sia all'Edificio Singolo sia al Microsistema ed abbiamo successivamente costruito una sequenza spaziale lineare che considera l'avvicinamento al fiume Olona, o meglio, il percorso, le interfacce di avvicinamento al fiume.
Per riuscire a sintetizzare quanto sopra abbiamo prodotto le tabelle e le esemplificazioni grafiche che seguono.

La lettura delle tabelle 4.3, 4.4, 4.5 e 4.6 deve avvenire in relazione alle tabelle 4.1 e 4.2, riassuntive, nel senso che la tabella 4.3, ad esempio, che reca il titolo di "A. FORMA" è riferita alla lettera A della tabella 4.1; la tabella 4.4 ("B. AGGREGAZIONI") è riferita alla lettera B della tabella 4.1; e così via.
Inoltre, le tabelle 4.1, 4.3 e 4.4 sono relative alla scala Edificio Singolo, mentre la 4.2, la 4.5 e la 4.6 sono relative alla scala Microsistema.
Gli "sviluppi" degli elementi contenuti nelle tabelle riassuntive (4.1 e 4.2) non sono onnicomprensivi in quanto alcuni elementi non necessitano di ulteriori spiegazioni ed esemplificazioni (es. C. COPERTURE a falda, piana, guglia).






Quali sono i CARATTERI degli EDIFICI SINGOLI in questa parte di Castellanza?


CARATTERI

A. FORMA B. AGGREGAZIONI C. COPERTURE D. ECCEZIONI
A1. Rettangolo B1. Compatta C1. Falda: dominante D1. Quadrato
A2. Parallelepipedo B2. Policentrica C2. Piana: plausibile D2. Cerchio
* B3. Su più livelli C3. Guglia: rara *
INTERFACCIA di AVVICINAMENTO INTERFACCIA di AVVICINAMENTO * *

Tabella 4.1 - Caratteri dell'Edificio Singolo



Qual è il GENIUS LOCI di questa zona di Castellanza?

Cosa rende RICONOSCIBILE questo stralcio urbano di Castellanza?


GENIUS LOCI

A. Fiume OLONA B. VALLE Olona C. ex MANIFATTURA D. Relazione ISOLATI
A1 - Vicinanza edifici al fiume B1 - Terminale della Valle C1 - Dimensione D1 - Relazione di prossimità
A2 - Direzionalità B2 - Dislivello meno accentuato C2 - Perpendicolarità rispetto alla Valle D2 - Regola / eccezione
A3 - Antropizzazione delle zone circostanti B3 - Verde artificializzato C3 - Superamento del fiume D3 - Contrapposizione tra isolati monolitici / edificio singolo
A4 - Superamento del fiume (manifattura + intubamento) B4 - Direzionalità * *
A5 - Tripartizione * * *

Tabella 4.2 - Caratteri e fondamenti del Genius Loci




A. FORMA

SITUAZIONE INTERFACCIA di AVVICINAMENTO
Ax1 Ax2 Ax3 Ax4 Ax5 Ax6
A1. Rettangolo Copertura
Edificio
Base
Copertura
Edificio
Passaggio
Base
Copertura
Edificio
Portico
Base
Copertura
Edificio
Fiume
Copertura
Terrazzo
Edificio
Base
Copertura
( o Terrazzo)
Edificio
Gradini
Base
A2. Parallelepipedo Copertura Guglia
Edificio
Base
Copertura
Edificio
Base
Copertura
Edificio
Portico
Base
Giardino Pensile
Edificio
Base
*
*

Tabella 4.3 - Interfaccia di avvicinamento - Edificio Singolo




B. AGGREGAZIONI

SITUAZIONE INTERFACCIA di AVVICINAMENTO
Bx1 Bx2 Bx3 Bx4 Bx5 Bx6
B1. Compatta Edificio
Cortile
Edificio
Cortile
Fiume
Edificio
Strada
Edificio
Cortile
Fiume
Strada
Edificio
Strada
* *
B2. Policentrica Strada
Edificio+Edificio
Strada
Strada
Edificio+Edificio
(+ Cortile)
Strada
Strada
Edificio+Edificio
Verde
* * *
B3. Su più livelli Base
Livello 1
Livello 2
Livello .....
Castellanza
Valle Olona
Fiume
Valle Olona
Castegnate
Base
Edificio
Copertura
Base
Portici
Edificio
Copertura
Base
Edificio
Terrazzo
Copertura
Base
Edificio
Giradino pensile
Copertura

Tabella 4.4 - Interfaccia di avvicinamento - Edificio Singolo




A. FIUME OLONA

SITUAZIONE INTERFACCIA di AVVICINAMENTO
Ax1 Ax2 Ax3 Ax4
A1. Vicinanza edifici al fiume Edificio
Cortile
Fiume
Strada
Edificio + Fiume
Cortile
Edificio
Strada
Verde
Fiume
Edificio
Cortile
Edificio
Verde
Fiume
A2. Direzionalità Castegnate
Valle Olona
Fiume
Valle Olona
Castellanza
Castellanza
Valle Olona
Fiume
Valle Olona
Castegnate
* *
A3. Antropizzazione del luogo * * * *
A4. Superamento del fiume Strada
Ponte + Fiume
Strada
Verde
Edificio + Fiume
Cortile
Strada
Strada+Fiume
(intubamento)
Strada
Verde
Fiume
Verde
A5. Tripartizione Scale
Verde
Fiume
Strada
Strada
Verde
Fiume
Fiume
Strada
Strada
Strada
Fiume
Verde
Strada

Tabella 4.5 - Interfacce di avvicinamento - Microsistema




C. ex Manifattura TOSI

SITUAZIONE INTERFACCIA di AVVICINAMENTO
Cx1 Cx2 Cx3 Cx4
C1. Dimensione Strada + Verde
Manifattura
(+ Olona)
Cortile
Olona
Manifattura
(+ Olona)
Olona
Edificio
Cortile
Edificio
Verde
Edificio
Fiume
Verde
Edificio
C2. Perpendicolarità rispetto alla Valle Valle
Manifattura
(+ Olona)
Valle
* * *
C3. Superamento del fiume Olona
Intubamento
Manifattura
Intubamento
Olona
Stada + Verde
Manifattura
Cortile
Strada
Manifattura
( + Ponte
+ Olona )
Strada
Manifattura
Intubamento
Verde

Tabella 4.6 - Interfacce di avvicinamento - Microsistema



EDIFICIO SINGOLO - A) FORMA

A1. RETTANGOLO e relative INTERFACCIA di AVVICINAMENTO


A2. PARALLELEPIPEDO e relative INTERFACCIA di AVVICINAMENTO


EDIFICIO SINGOLO - B) AGGREGAZIONE

B1. COMPATTA e relative INTERFACCIA di AVVICINAMENTO


B2. POLICENTRICA / COMPATTA e relative INTERFACCIA di AVVICINAMENTO


B3. SU PIU' LIVELLI e relative INTERFACCIA di AVVICINAMENTO



MICROSISTEMA - A) FIUME OLONA

A1. VICINANZA al fiume e relative INTERFACCIA di AVVICINAMENTO


A2.DIREZIONALITA' e relative INTERFACCIA di AVVICINAMENTO


A4. SUPERAMENTO del fiume e relative INTERFACCIA di AVVICINAMENTO


A5. TRIPARTIZIONE del CONTESTO e relative INTERFACCIA di AVVICINAMENTO


MICROSISTEMA - B) VALLE OLONA

B1. TERMINALE della VALLE


B3. VERDE ARTIFICIALE


B4. DIREZIONALITA'


MICROSISTEMA - C) ex MANIFATTURA Tosi

C1. DIMENSIONE e relative INTERFACCIA di AVVICINAMENTO


C2) PERPENDICOLARITA' RISPETTO ALLA VALLE


C3. SUPERAMENTO DEL FIUME: MANIFATTURA + INTUBAMENTO e relative INTERFACCIA di AVVICINAMENTO


MICROSISTEMA - D) Relazione ISOLATI

D1. RELAZIONE di PROSSIMITA'


D2. REGOLA/ECCEZIONE


D3. CONTRAPPOSIZIONE




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