Atomium Museum, Bruxelles (Belgio).
Progetto: Andrè Waterkeyn, A. Polak.
Tempi : costruito nel 1958 in occasione dell’ Expo come struttura permanente.
Descrizione
Costruzione in acciaio rivestita in alluminio che rappresenta una molecola di ferro ingrandita 165 miliardi di volte.
L’Atomium, alto 102 mt., è composto da 9 sfere, ognuna di 18 mt. di diametro, collegate da cilindri larghi 3 mt. provvisti di scale mobili e di un ascensore centrale. L’entrata e l’uscita coincidono nel cilindro posto sotto la sfera a livello terra.
Nelle sale attorno a quella centrale che è adibita ad auditorium, è allestita la mostra permanente ‘Biogenium’ sulla ricerca biologica. Dalla sfera più alta si ha una veduta panoramica della città di Bruxelles.
Lettura soggettiva
PORTA : l’ingresso, a sezione cilindrica, è posto alla base della struttura e funziona come elemento centrale di appoggio della "molecola". La struttura genera un itinerario che si sviluppa nello spazio e si compone di collegamenti costituiti da tubi cilindrici indifferenziati, i PERCORSI, che conducono verso centri di interesse, LUOGHI, dove si allestiscono le mostre, e si comportano oltre che come spazi della sosta contrapposti a quelli della circolazione, anche come incroci.
La connessione tra i due elementi che a livello strutturale avviene attraverso un collare che avvolge il cilindro, l’abbiano definita INTERFACCIA. E’ interessante notare l’analogia a livello formale con l’elemento porta anch’esso elemento di congiunzione in quanto "transizione tra domini diversi".
Città Proibita, Pechino (Cina).
Descrizione
Orientata perfettamente su un asse nord-sud la Città Proibita, chiamata anche Città Proibita di porpora, racchiude il Palazzo Imperiale, ed è il nucleo centrale di forma rettangolare della città Imperiale (Pechino).
Il color porpora, che simboleggia per i cinesi la stella polare, stava ad indicare che il palazzo era il centro cosmico o il centro dell’Impero, identificandosi l’imperium con la Cina e l’intero orbe terracqueo.
L’orientamento della planimetria è in accordo con i punti cardinali che sono in numero di cinque perchè in Cina anche il centro (luogo del Palazzo Imperiale) è considerato un punto cardinale. Le mura che la circondano hanno la forma di un rettangolo Vi si accede da sud dalla Porta della Pace Celeste, a cui si arriva superando uno dei cinque piccoli ponti in marmo, e seguendo l’itinerario che prevede un percorso assiale lungo la direttrice sud-nord, sono posti i più importanti monumenti religiosi (templi, tombe).
E’ possibile attraversare la Città Proibita anche lugo gli assi laterali, paralleli a quello principale.
Lettura soggettiva
Un insieme di spazi conchiusi, recintati, posti uno dentro l’altro, a determinare lungo il precorso primario, assiale (da sud a nord), una successione di prospettive centrali. Varcando la porta di un recinto si trova uno spazio nuovo, più piccolo ma più interessante, che ci si lascia dietro per entrare in un altro spazio ancora più piccolo e più interessante. La gerarchia dei valori seleziona via via gli spazi nel tempo, cucendoli insieme in una precisa sequenza dosata e ritmata.
Museo archeologico, Niaux (Francia)
Progetto: Massimiliano Fuksas, Jean Louis Fulcrand, Guy Jordan, J. Capia, Franco Zagari.
Tempi : 1988-’93
Descrizione
La grotta di Niaux, museo archeologico e naturale ospita importanti graffiti d’epoca preistorica. Lungo il pendio della montagna, nel dipartimento della Ariège sul confine occidentale tra Francia e Spagna esce a sbalzo con la forza del costruito una acuta forma aperta in acciaio trattato. Il percorso e il profilo seguono l’andamento naturale e, dopo la parte esterna a imbuto che si confonde in parte con una terrazza panoramica, si insinuano attraverso una lunga passerella sospesa fino all’interno della grotta.
Il metallo, al quale un procedimento autossidante ha conferito l’aspetto rugginoso, è infiammato e disposto a grandi e alti pannelli composti da elementi verticali intelaiati e montati lungo il doppio profilo del percorso in modo da lasciare tra loro uno spazio a taglio per traguardare il paesaggio. La struttura a ponte regge su plinti in c.a. e pilotis su cui poggia il piano di calpestio della passerella rivestita in legno.
Lettura soggettiva
Accesso al museo, PORTA. Si salgono dei gradini, costrizione psicomotoria, pausa, preparazione.PERCORSO di collegamento scomposto dai cambi di direzione, che si comportano da innesto tra elementi generando un campo che riconosciamo come INTERFACCIA.
La divisione viene accentuata, anche dal punto di vista materico, con la separazione delle pavimentazioni. Il ritmo di percorrenza viene scandito dalle quinte laterali discontinue che accompagnano il visitatore come in una sorta di percorso di iniziazione. Il campo dello sguardo non riesce ad inglobare l’intera struttura. Non c’è visione globale, per conoscere le "aperture" deviazioni bisogna seguirlo. L’angoscia è attenuata e calcolata in modo tale da mantenere il visitatore dentro un comportamento esplorativo che lo spinga verso la scoperta del luogo. Uno spazio semichiuso-semiaperto che rivela e nasconde allo stesso tempo (spazio del circolare).
META, sosta, (spazio del fermarsi).
PORTA , uscita metaforica (terrazzo panoramico) sull’infinito. Porta della conoscenza. Tema mitologico della figura alata custode della porta. Giano bifronte, Dio degli inizi a rappresentare il passaggio da una condizione ad un’altra, interno-esterno. (Essere mostruoso, che è a guardia di una porta e propone un enigma).
Questa pagina è stata progettata da Claudia Dalmino e Luigi Lattanzi (a.a. 1995-'96)