...L'indomani un uccello volava
per l'aria ed egli non lo vedeva più, una fanciulla cantava alla
finestra ed egli non l'udiva più, il fiume continuava a scorrere
e i pesci scuri a guizzar dentro, muti, soffiava il vento spazzando le
foglie gialle sul terreno, brillava il sole, il cielo stellato, i giovani
andavano a ballare, un primo spruzzo di neve imbiancava le montagne lontane...
e tutto andava avanti, tutti gli alberi proiettavano la loro ombra, tutti
gli uomini guardavano con occhi lieti o tristi, e i cani abbaiavano, e
le mucche muggivano nelle stalle dei villaggi; e tutto senza di lui, nulla
gli apparteneva più, egli era strappato da tutto.
Fiutò il profumo mattutino
della landa, gustò il dolce vino giovane e le giovani noci dure;
un ricordo, un riflesso luminoso di tutto il mondo variopinto passò
come un lampo nel suo cuore oppresso, tutta la bella vita tumultuosa brillò
ancora una volta attraverso i suoi sensi in una luce di tramonto e di addio...
(H. Hesse)