PARTICOLARE LIBERTY

casa Galimberti (1902-1905)

Via Malpighi 3 Milano

Dopo il palazzo CASTIGLIONI di SOMMARUGA e il CORSO HOTEL di CATTANEO, questo è il più celebre edificio del Liberty milanese, non tanto a motivo della sua configurazione architettonica, quanto del pittoresco apparato di ceramiche (della Ceramica Lombarda, su disegni di Brambilla e Pinzauti) che lo percorrono sulle facciate; cui si unisce , a intensificare l’ effetto decorativo, la ricca trama dei balconi con cementi modellati e ferri battuti (dalla ditta Arcari Belloni).

Nei disegni, questa singolare decorazione, minutamente prevista, appare un poco più rigida ed accademica che non nella realizzazione finale, e non altrettanto popolata di figure: sugli esempi di certo florealismo secco e simmetrico, coltivato dalla grafica preraffaellita; in compenso vi assume evidenza il proposito di dar luogo a un insieme stilisticamente legato, risolto con una serie di elementi verticali,che si ispira alle soluzioni strutturalistiche, sia pur intese in senso epidermico e tutte ammanierate.

 

Fig. 1 - Particolare della facciata su via Malpighi

La pianta ad angolo smussato, frequente nell’edilizia cittadina del tempo, risolve senza particolare fantasia, ma con dignitosa semplicità, i problemi degli spazi interni.

La casa fu eretta come di proprietà della ditta costruttrice: quei fratelli GALIMBERTI che nei medesimi anni avevano assunto l’impresa di palazzo Castiglioni.

Il palazzo è opera dell’ architetto BOSSI GIOVAN BATTISTA, i suoi bei disegni risultano inediti ma rivelano in Bossi un decoratore di qualità.

La casa fu pubblicata subito dopo la costruzione e riprodotta più volte nella letteratura del Liberty.

Fig 2 - Balcone in ferro battuto

 

Note su Bossi Giovan Battista

Nato a Novara il 5 Maggio 1864, nipote di Giuseppe Mengoni, con il quale cominciò a lavorare nel 1894, aveva studiato a Pavia e poi a Brera e dell’ Accademia doveva diventare socio onorario nel 1900.

Svolse la sua attività soprattutto a Milano, dove fece parte di commissioni esaminatrici al Politecnico, avendo studio autonomo prima in via Fatebenefratelli 21, poi in piazzale di Porta Venezia 4.

Dal 1905 fu redattore della rivista L’ARCHITETTURA ITALIANA; nel 1906 partecipò all’esposizione internazionale del Sempione con il classicheggiante padiglione della Pace al Parco. Gli si riconoscono una serie di case di preciso gusto Liberty, tra cui la casa nell’attuale via Piave 11 e quella in corso Vercelli 38.


Scelta e rilievo di un particolare

 

Fig. 3 - Vista prospettica

Fig. 4 - Vista laterale

 


 

Restituzione in Autocad del particolare

VISTA PROSPETTICA

SEZIONE

 

 

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