Identità cinese e identità italiana

Fengshui nell’architettura cinese

 

Zhao Xiu Ying

BLCUniversity, Beijing, China

 

Sono una professoressa cinese che insegna la lingua italiana e fa anche dizionari in collaborazione con la Zanichelli. Durante il lavoro del dizionario una delle difficoltà che ho trovato è che ci sono delle parole italiane che non si trovano nella lingua cinese e ci sono anche delle parole cinesi che non si trovano in italiano. La parola « identità » ne è un esempio. Il dizionario italiano così spiega: identità: formata a partire da idem proprio quello(stesso). Invece nel dizionario cinese non esiste una parola precisa per il significato di « Identità ».

La differenza tra la filosofia sociale cinese e quella europea, inclusa la italiana, è che i Cinesi cercavano di essere uguali e invece gli occidentali cercavano di essere distinti. Avevamo un imperatore che era il nostro Dio. E si diceva che sotto il cielo non c’era nessun pezzo di terra che non fosse suo e non c’era nessuna persona che viveva sulla sua terra non appartenesse a lui. Davanti a lui tutti dovevano essere uguali : fedeli e anonimi. E quindi ora non sappiamo chi furono gli autori di varie grandi opere architettoniche, ma sappiamo solo sotto il dominio di quale imperatore sono state fatte. 30 anni fa eravamo ancora tutti uguali, uniformi come i soldati. Nel nostro dizionario non esiste la parola identità e possiamo tradurla solo come personalità, qualità della persona, e nel settore architettonico : caratteristiche.

Ma quando si parla dell’argomento «Identità cinese e identità italiana » ho tante parole perché rispetto all’identità italiana la Cina nel suo insieme ha la sua identità, perché identità significa anche uguaglianza completa e assoluta (1385 F Buti), qualificazione di una cosa per cui essa è tale e non altra (1673, G. De Luca). La descrizione dell’identità cinese è talmente difficile da concepire che, secondo me, nessuno studioso riesce a completarla e questo vale anche per l’identità italiana. Se facciamo un confronto possiamo avere una descrizione vaga e approssimativa :

I Cinesi : orientali con i capelli neri, gli occhi neri e la pelle gialle. Sono piccoli con il tronco lungo e le gambe corte. E quindi sono fatti per i gongu (arti marziali) che richiedono il baricentro in basso. Parlano una lingua monosillabica con i toni che vanno da do e sol, cioè musicali. Anche gli stonati parlano bene la loro lingua musicale. Per la musica ci sono solo 5 note che vengono suonate dai due strumenti musicali Pipa e erhu. I Cinesi scrivono con gli ideogrammi che erano originalmente quadri che aiutano lo sviluppo della sfera destra del cervello. Grazie alla lingua cinese, un cinese malato di embolia, quando perde la capacità di parlare, continua a scrivere. I Cinesi sono introversi, tranquilli e la via di mezzo è il principio guida della vita. Non credono in nessuna religione. IL Taoismo gli offre una illusione di longevità, il Buddismo gli offre un rifugio quando nel mondo della polvere la vita diventa impossibile. Il Confucianesimo, non era, non è e non sarà mai una religione, ma una filosofia di vita. Un discepolo di Confucio gli chiese :--- Maestro, Voi potete descriverci come è l’aldilà ?--- Il maestro rispose subito, con un tono educativo : ---Caro allievo, se non sappiamo ancora bene come comportarci in questo mondo, è inutile parlare dell’aldilà.--- Sappiamo che lo scopo di una religione è parlare del rapporto tra la vita reale e la « vita » dopo la morte. Se una dottrina non considera la morte non può essere definita una religione. Ecco perché nella lingua cinese esiste questa espressione : quando si ha bisogno si prendono i piedi di Budda in braccio. Religiosamente i cinesi sono molto opportunisti. Per la nascita i Cinesi ringraziano i propri genitori e gli antenati perché sono loro che gli hanno dato la vita. E durante la vita ognuno deve essere grato ai genitori e agli antenati. E quindi gli anziani sono molto rispettati. « Sei mio nipote » così diventa una parolaccia per offendere. Davanti a tutte le difficoltà, contrarietà, disgrazie, disavventure, cattiverie i Cinesi si rivolgevano al cielo vedendo un vuoto totale. Nel vuoto trovano tutto. Se si ha 100, si vuole 101, se si ha un miliardo si vorrebbe avere un miliardo e uno. Ma se è vuoto, non manca più niente. Questa filosofia cinese è così caratterizzata dalla qualità mistica e la chiamiamo misticismo. Il fatto che la supposizione matematica 1 + 1 2  è stata realizzata dal professor Chen Jingrun non è stato un caso, era quasi gìa prestabilito perché il prof. Chen è un matematico cinese, partendo dal misticismo senza fare nessuna prova ci è riuscito. Quando vai in ospedale a consultare il medico per il tuo mal di testa, magari il medico ti osserva il colore della lingua perché qui funziona il principio dialettico. Nella lingua cinese i verbi, l’anima della frase, non cambiano mai, perché il niente è tutto. La pittura cinese ad inchiostro non dipinge il vero, lasciando spesso molto bianco perché il pittore vuole dire qualcosa attraverso il dipinto, e lo spirito è l’anima della sua opera.

Gli Italiani : occidentali con i capelli castani, gli occhi castani e la pelle bianca. Sono più alti dei Cinesi con il tronco corto ma le gambe lunghe.  E quindi hanno il baricentro in alto e sono fatti per l’ atletica, ma non i qigong (arti marziali). Parlano una lingua neolatina con la « a » molto aperta. Anche le signorine e i vecchi parlano con la voce molto aperta. Scrivono con l’alfabeto latino che aiuta lo sviluppo della sfera sinistra del cervello, che è la parte razionale, ma non dell’immaginazione. Utilizzando sempre la sfera sinistra del cervello un italiano malato di embolia, quando perde la capacità di parlare, perde anche quella di scrivere, cioè perde tutte le capacità per comunicare. Gli Italiani sono espansivi, dinamici, puntano agli estremi e non amano la via di mezzo. Credono in Dio e sono cattolici. Anche le persone non credenti seguono per forza le regole cattoliche perché il Cattolicesimo è diventato una cultura. Le regole sociali sono fatte con la base dello spirito cattolico. Perché gli Italiani non danno importanza alle generazioni ? Perché il Cattolicesimo ci insegna che tutti sono nati per volontà di Dio, e per Dio tutti gli esseri umani sono fratelli, anche un padre e il figlio. Ecco perché quando si ha bisogno si va in chiesa a parlare con Dio. Religiosamente gli Italiani sono credenti e spero che siano anche fedeli. Davanti a tutte le difficoltà, contrarietà, disgrazie, disavventure, cattiverie gli Italiani vanno in chiesa a chiedere l’aiuto al Dio, con profonda convinzione, ma non come i Cinesi che vanno al tempio, quando gli fa comodo. Nella fede trovano una risposta giusta e concreta. Cercano di comportarsi bene in questo mondo per poter avere un bel posto nel paradiso dopo la morte. Se hanno 100, vogliono101, se hanno un miliardo vorrebbero avere un miliardo e uno. Manca sempre qualcosa. Questa filosofia italiana è così caratterizzata dalla qualità posivitistica, e la chiamiamo positivismo. Per verificare la validità di un’affermazione si devono fare tante prove e dopo si arriva alla conclusione. Per esempio per cercare l’accelerazione 9.8m/s2  Galileo fece una serie di sperimentazioni ed anche sulla Torre di Pisa, la quale è diventata famosa anche per questo. I miei amici cinesi fisici sono venuti a Pisa a vederla non per la sua stranezza e particolarità ma proprio per il suo contributo per questa verità importante scoperta da Galileo. Così, quando vai in ospedale a consultare il medico per il mal di testa, il medico ti osserva sicuramente la testa, magari la apre per vedere dentro che cosa c’è che non va, perché tutto è materialistico, veristico. Nella lingua italiana i verbi, l’anima della frase, cambiano sempre : ci sono 7 modi che comprendono 22 tempi. Calcolando 6 persone, ogni verbi ha 84 varianti, aspetti, facce. Sono sufficienti ? No. Per esempio : per il futuro nel passato si usa il condizionale composto, ma per il fututo del futuro? Sempre il futuro. Per il passato nel passato si usa il trapassato, ma per il passato del trapassato ? Sempre il trapassato. Manca sempre qualcosa. La pittura italiana tradizionale ad olio descrive il vero, ma non può essere vera perché non è reale.

Qualcuno dice che l’architettura è l’anima della cultura. Sono totalmente d’accordo. L’architettura fa parte della cultura e rappresenta un aspetto dell’identità di un popolo.

« i mutamenti »(in cinese Yijing)sono la sorgente della storia civile cinese di 7000 anni. G.W.F. Hegel disse che « i mutamenti » comprendono le intelligenze cinesi. Il filosofo americano F. Garpa disse che « i mutamenti » si possono considerare come il nucleo dell’ideologia e della cultura cinese.

« I mutamenti » sono una scienza con cui i filosofi antichi cinesi spiegavano l’origine dell’universo, i cambiamenti del mondo reale e la tendenza dello sviluppo del mondo futuro. Da una filosofia di questo genere, nacque il metodo dialettico di diagnosi medica cinese, la preferenza della « mediocrità » sociale, la meteorologia antica, ed anche la geomanzia per la scelta del terreno per le costruzioni e per la costruzione della casa. Ci sono 4 versi per indicare il nucleo di Yijing : Con la combinazione armonica dello Yin e dello Yang si intende nascita ; con la separazione dello Yin e dello Yang si intende morte ; con la dislocazione dello Yin e dello Yang si intende mutamento, con il pararello dello Yin e dello Yang si intende eternità. Yang originariamente significa : verso il sole, invece Yin significa dietro il sole. Più tardi hanno avuto un senso figurato : Yang per il caldo e Yin per il freddo.  I filosofi antichi cinesi hanno scoperto che ogni cosa comprende sempre due aspetti opposti e uniti, cominciarono a descrivere le legge della natura di tutte le cose: l’uomo è yang, la donna è yin, il sole è yang, la luna è yin, il cielo è yang, la terra è yin, l’estate è yang, l’inverno è yin, il chiaro è yang, l’oscuro è yin, muoversi è yang, stare fermo è yin, il grande è yang, il piccolo è yin, l’imperatore è yang, il mandarino è yin, la superiorità è yang, l’inferiorità è yin, la nobiltà è yang, l’umiltà è yin, la fortuna è yang, il guaio è yin. ect. La dottrina Fengshui nacque con la teoria di opposto-unito del cielo, la terra e l’uomo di Yijing. Feng(il vento) e Shui (l’acqua) sono due cose come il simbolo del xun e kan degli 8 divinamenti di Yinjing. Gli 8 divinamenti sono qian, kun, gen, dui, xun, zhen, kan, li che sono praticamente le 8 cose che costituiscono il mondo : il cielo, la terra, i monti, i laghi, il vento, il tuono, l’acqua e il fuoco. I nostri antenati, dopo le lunghe esperienze vissute riuscirono a scoprire anche che tra queste 8 cose, il vento e l’acqua sono due cose sostanziali. Il vento è l’aria fluente e l’acqua è il sangue della terra. Senza Feng e Shui nessun essere potrebbe essere nato e crescere. La parola Fengshui si usò per la prima volta nel libro « sepoltura » di Guo Pu nell’epoca Jin (265-420 dopo C). Il grande maestro Guo fece una affermazione : L’energia si disperde con il vento e si ferma con l’acqua. Da qui nacque la dottrina Fengshui. Per quanto riguarda l’importanza del vento e dell’acqua, l’ottenimento dell’acqua procede dalla raccolta del vento. In breve, Il Fengshui (il vento e l’acqua) studia le condizioni ambientali per l’abitazione,  la vita, la riproduzione e l’evoluzione, che comprendono 8 cose, quali il sole, l’aria, l’acqua, il clima, la terra, il cibo, i suoni e i colori che condizionano la qualità della vita fisica, psicologica e mentale. Sono due elementi fondamentali per la salute degli uomini. I luoghi buoni per il Fengshui sono sempre pieni di vivacità e prosperità, invece i luoghi cattivi per il Fengshui emergonoi da un’atmosfera morta e oscura.

La parola Fengshui viene tradotta in italiano : geomanzia. La parola geomanzia significa divinazione di molte religioni antiche primitive, consistente nel ricavare pronostici da segni tracciati sulla terra. Geo gr. gé: terra (opposto a “cielo” o “mare”), geomanzia dal latino tardo geomantia(m). Gr. geomantéia, da manzéia “divinazione”. La parola geomanzia non corrisponde pienamente allo spitito della parola cinese Fengshui. In più di 2000 anni, nel suo tramandarsi da generazione a generazione, si sono inseriti anche degli elementi di superstizione, ma i 10 principi basilari del Fengshui provano che la sua sostanza è una scienza architettonica logica e in armonia con l’ambiente. I 10 principi sono : 1. prestare attenzione al sistema globale, 2. essere elastici a seconda delle condizioni del posto, 3. avere alle spalle una montagna e guardare l’acqua, 4. osservare la situazioni geografiche, 5. controllare le composizione della terra, 6. analizzare la qualità dell’acqua, 7. costruire la casa a nord con le finestre e la porta esposte a sud, 8. prendere come riferimento la linea mediana e tenere sempre la simmetria, 9. far passare l’aria, 10. creare gli elemanti necessari che mancano naturalmente. (alcuni disegni).

Tra questi 10 punti vorrei approfittare di questa occasione per parlare particolarmente del settimo e dell’ottavo. La Cina è un paese con i monti disposti verticalmente, cioè in direzione nord-sud e i fiumi disposti orizzontalmente, cioè da ovest a est. Nella zona estrema nord-occidentale della Cina ci sono la Siberia e la Mongolia che dall’ antichità ci regalono il ventaccio e il freddo rigido. Invece i mari si trovano al sud-est e ci offrono il venticello e la freschezza durante l’estate. Il contenuto principale del Fengshui praticamente deriva da queste caratteristiche geografiche. Ecco perché secondo il Fengshui dietro le case devono esserci i monti i quali sicuramente funzionano come un paravento che blocca il ventaccio proveniente da nord-ovest e raccoglie l’aria fresca proveniente da sud-est. Le case cinesi sono fatte con 3 muri chiusi e la facciata che ha la porta ed anche le finestre. La facciata da verso sud, perché d’inverno, prende il sole, ma non il ventaccio e d’estate, siccome il sole è alto, non entra mai dentro la stanza, ma ci entra solo il venticello. Anche adesso gli architetti cinesi progettano in modo tale che le case si trovino al nord con le finestre che diano sul sud. Le case fatte così costano sempre di più. E gli architetti cinesi non hanno mai dimenticato queste caratteristiche geografiche nella progettazione. Se il settimo punto parla della funzionalità di una costruzione, l’ottavo punto ci mostra che la simmetria è sempre un principio fondamentale estetico del Fengshui. Dall’universo alla molecola tutte le cose organiche o non organiche, grandi e piccole implicitamente o esplicitamente sono fatte con il fondamento della linea mediana. Il nostro stesso corpo ha il suo perno. Quindi un monumento, un gruppo di edifici, una città  se sono belli, razionali hanno sempre una linea di mediana. In Cina , in genere, il perno per lo più è in direzione nord-sud per combinarsi con la linea del movimento del cielo e della terra. La simmetria dà ai Cinesi l’equilibrio e la tranquillità. Il gruppo degli edifici o un edificio possono anche essere non simmetrici per la distribuzione dello spazio, ma si cerca l’equilibrio giocando con la sensazione del peso e del volume. L’equilibrio del peso è un tipo di simmetria, ha il suo perno, solo che questa simmetria si sente ma non si vede. (alcuni disegni).

Le condizioni geografiche del territorio cinesi sono difficili. Ma la filosofia cinese dell’unione tra la natura e l’uomo ci ha salvato e con poche terre coltivabili che occupano meno del 20% mondiale, vivono 1/4 – 1/5 della popolazione mondiale. Se non ci fossero stati tutti questi principi saggi per l’architettura, i Cinesi sarebbero pochi e vivrebbero male.

Nell’epoca dei regni combattenti, il filosofo, il legista Xun Kuang (313-238 avanti C) per primo nella storia cinese ha fatto uno slogan : che l’uomo vinca la natura. Lo slogan, all’epoca aveva il suo significato positivo--- incoraggiare la gente a superare le difficoltà sviluppandosi con la forza produttiva ancora molto rudimentale. Ma questo slogan ha influenzato anche negativamente molti periodi, fino a ieri :a furia di svilupparsi distrugge la natura. E la natura, a sua volta, si vendica distuggendo la vita umana fisica ed estetica. La natura e gli uomini non sono nemici, ma amici ! Se si vogliono bene, si compensano tutti e due, se si oppongono si feriscono tutti e due. La tendenza principale dei Cinesi tradizionali è l’unione tra la natura e gli uomini. Su Shi, il famoso poeta cinese della dinastia Song (960-1279), con la sua poesia ci ha fatto una bella pittura di una casa ideale con il principio di questa unione. Sopra c’è un monte verde, sotto il fiume scorre, davanti alle stanze si vedono cinque mu di campo coltivato, costellato di bei fiori e bambù naturali. Che bella casa ecologica !

Purtroppo nel nostro paese, tradizionalmente, manca l’attenzione di proteggere le costruzioni degli antenati. Dalla fine dell’ultima dinastia, Qing, è cominciata la tendenza a copiare lo stile occidentale. I monumenti antichi sono stati buttati giù e sono stati costruiti tanti palazzi o monumenti in stile occidentale. La creazione non può essere indipendente dalla base della tradizione. Anche una nuova forma straniera può esprimere lo spirito nazionale. Per esempio, la scultura in pietra della dinastia del nord e del sud (420-589) e le pagode della dinastia Tang (618-907) derivano dall’India, ma alla fine si è formata un’arte cinese, uno stile cinese. L’evoluzione dell’arte si basa su una ricca eredità. Ora in molte città cinesi si trapiantano tanti elementi occidentali. Nelle città antiche cinesi questi elementi sono improvvisati e falsi. Molti gruppi di costruzioni sono diventati ridicoli. La nuova sede di Songjiang dell’Università degli studi internazionali di Shanghai è un esempio di questo cattivo gusto. Quando ci sono andata, mi sono trovata veramente malissimo. Un altro esempio : la mia città di nascita Tianjin. I grandi magazzini si trovano al centro di Tianjin ; prima era un palazzo alto ; lo si vedeva da lontano, era un simbolo della città. Con il suo colore giallo e tutte le linee verticali costituiva lo Yang, mentre il fiume Haihe che si trova al suo sud con il campo verde costituiva lo Yin. I magazzini e il fiume hanno costituito una bella combinazione dello Yin e lo Yang. Ma purtroppo, a causa del terremoto del 1976, il palazzo è stato parzialmente distrutto e l’hanno riparato con il colore bianco e le linee orizzontali, rovinando l’armonia dello Yin e lo Yang. Dal punto di vista di Fengshui è bruttissimo. Ora quando torno alla mia città, non mi trovo mio agio e trovo questo una stranezza.

Dopo la fondazione della Nuova Cina, la dottrina Fengshui è stata molto criticata. È stata considerata una totale superstizione. Solo dopo le riforme economiche e sociali, da 20 anni abbiamo cominciato a rivalutarla, succhiamone gli elementi scientifici, conoscendo meglio la nostra identità, recuperando quei pochi monumenti antichi rimasti, costruendo nuove città con i principi di Fengshui.

Naturalmente dobbiamo capire il seguente ragionamento per trattare giustamente il Fengshui:

-         I segreti naturali che sono scoperti dall’umanità sono scientifici ;

-         I segreti naturali non ancora scoperti dall’umanità sono misteriosi ;

-         I segreti inventati forzatamente sono superstiziosi;

-         Negare senza avere studiato bene, costituisce un atteggimento di leggerezza.

Le critiche dei suoi elementi negativi sono state sempre fatte, già dai nostri antenati. Per esempio alcuni geomanti dicevano che dentro le mura del cortile()non si potevano piantare alberi () perché così appare il carattere ( ) che significa « difficoltà », Un saggio della dinastia Han orientale (25-220 dopo C) criticò questo ragionamento forzato e fece una satira dicendo che se quando dentro c’ è il legno è propizio, allora quando dentro il cortile ( ) c’è una persona ( ), così appare il carattere che significa prigioniero. ( ), non è ancora più propizio ?

    La sostanza del Fengshui è di insegnare alla gente a rispettare la natura e sfruttarla bene, proteggerla e trasformarla nel bene, perché la natura e noi siamo uniti. Siamo dentro la natura e la natura è dentro di noi.

 Per quanto riguarda la spiegazione e la comprensione dell’identità italiana nell’architettura, non essendo architetto, né studiosa del settore, amo, rispetto, ammiro, apprezzo e stimo l’architettura italiana e davanti ai palazzi e monumenti mi entusiasmo esclamando : Che opere ! Non ho parole. Ammiro e venero anche le opere moderne perché nella loro semplicità ho trovato lo spirito tradizionale, ho trovato l’essenza originaria occidentale che nutre l’arte dall’epoca greca all’epoca rinascimentale e fino ad oggi, con un fascino infinito ed eterno. Le opere stesse del professor Soddu ne sono dei begli esempi. Uno dei motivi per cui sono qui, è proprio sentire le relazioni degli studiosi internazionali per poter conoscere meglio l’identità italiana nell’architettura.

Grazie.