Laboratorio di Sintesi Finale 1
5° Anno - Ingegneria Edile/Architettura
VI Facolta' di Ingegneria
Politecnico di Milano
A.A. 2002/2003

Prof. Celestino Soddu
Prof. Enrica Colabella
Prof. Quinsan Ciao

Siti di Lavoro degli studenti del Laboratorio (work in progress)
PROGRAMMA E FINALITA'
Le finalita’ del Laboratorio di Sintesi Finale del primo semestre sono essenzialmente due:
1. Apprendimento dell’ approccio logico-generativo come codice di controllo del progetto fino al suo sviluppo esecutivo. Costruzione di paradigmi di definizione della dinamica evolutiva dell’iter progettuale. Definizione di logiche operative come incremento progressivo della complessita’ atta a trasformare i “problemi” ed i “vincoli” in occasioni di esplicitazione ed arricchimento della propria idea e della propria visione del mondo.
2. Sintesi operativa dei propri referenti culturali, acquisiti durante il corso di studi, e non solo, per individuare e costruire una propria identita’ professionale riconoscibile. Apprendimento attraverso una consapevolezza metodologica del Design Generativo per arrivare ad una qualita’ progettuale non fortuita ma logicamente raggiungibile.
In questo senso il LSF1 sviluppera’ una sperimentazione progettuale concordata con il LSF2 seguente assumendo come tema quello del premio Citta’ di Lecco al quale parteciperanno i progetti realizzati dagli studenti. La sperimentazione progettuale arrivera’ ad un risultato in cui:
1. sia stata esplicitata un’idea progettuale riconoscibile come logica Generativa, e la qualita’ ipotizzata sia stata raggiunta anche nella molteplicita’ degli scenari architettonici realizzati.
2. sia stato innescato un processo di incremento di complessita’ in cui le richieste legate alla molteplicita’ funzionale, alla topologia, alla struttura, alla tecnologia, ai materiali, all’illuminotecnica, all’acustica, etc., siano state utilizzate per incrementare la qualita’ del progetto e la sua riconoscibilita’ architettonica. Un’identita’ che non si contrappone, anzi si somma all’identita’ in progress del genius loci del contesto.
Il LSF attiva due Corsi Integrativi che opereranno con specifici contributi utilizzabili in progress durante la sperimentazione progettuale del Laboratorio.
I Corsi Integrativi si svolgeranno, con una propria autonomia, a latere nelle ore del Laboratorio ed opereranno per l’identificazione, l’esplicitazione dell’approccio operativo e la costruzione di modus operandi in relazione a ulteriori richieste di qualita’ da inserire nel progetto.
Corso Integrativo 1. Illuminotecnica ed acustica. Indicazioni metodologiche ed approccio operativo sul controllo e sulla progettazione dei sistemi di illuminazione e dei requisiti acustici degli edifici. (Prof. Quinsan Ciao, Virginia Tech Univ. - Dip. Architettura e Pianificazione) Questo corso operera’ a lato dello sviluppo del progetto identificando e definendo ulteriori richieste di qualita’ nel campo specifico dell’illuminazione e dell’acustica degli edifici, senza tralasciare altri aspetti legati all’ambiente, alle tecnologie costruttive ed ai materiali. Indichera’ operativamente le possibilita’ multiple di approccio operativo mettendo in relazione questi necessari incrementi di qualita’ del costruito con gli obiettivi progettuali identificati dallo studente.
Corso Integrativo 2. Controllo progettuale dei sistemi complessi. Indicazioni metodologiche ed operative per la generazione delle variabili dei sistemi edilizi integrati.(Prof. Enrica Colabella, Dip. Architettura e Pianificazione) Questo corso operera’ indicando allo studente logiche operative atte ad individuare e raggiungere obiettivi rispondenti alla qualità complessa contemporanea. 1.Costruirà con un approccio logico generativo un immaginario culturale di riferimento per ogni studente 2. Definirà modi e processi utilizzabili nella gestione progettuale come incremento di complessita’ in vista di un controllo di ipotetiche variabili paradigmatiche 3. Valuterà i risultati raggiunti rispetto agli obiettivi definiti.
Il Laboratorio operera’ con il seguente approccio:
1. Ogni studente identifica i suoi obiettivi in relazione al proprio immaginario di riferimento. Tale approccio continuera’ a lato del lavoro progettuale durante tutto il percorso didattico, supportato dai corsi integrativi.
2. Ogni studente costruisce la sua pagina internet nel sito del Laboratorio che terra’ aggiornata settimanalmente sino alla fine del lavoro didattico.
3. Ogni studente costruisce, interpretando come modus operandi i propri riferimenti culturali, possibili codici (modalita’ operative di progetto) che rappresentano come trasformare il progetto in relazione alle richieste di ulteriori incrementi di complessita’ sui vari piani (estetico, funzionale, tecnologico, ...). La costruzione di questi codici progettuali continuera’ a lato del lavoro di compilazione del progetto durante tutto il percorso didattico, supportato dai corsi integrativi.
4. Ogni studente interpreta l’identita’ del contesto come modus transformandi da incrementare progettualmente.
5. Lo studente costruisce il suo paradigma di progetto, ossia la struttura di controllo dell’incremento di complessita’, di gestione del percorso che va dall’idea al progetto esecutivo. In tale paradigma verranno identificate le modalita’ evolutive dell’idea e come e dove verranno utilizzati i codici generativi identificati. Tale paradigma non e’, ovviamente, definitivo ma subita’ progressivi incrementi di complessita’ durante lo svolgimento della sperimentazione progettuale ed in base agli input progressivi attivati nei corsi integrativi.
6. Il progetto non e’ realizzato come risultato unico ma come una serie di scenari che rappresentano, nella loro molteplicita’, individui di una stessa specie. L’obiettivo e’ arrivare ad una consapevolezza e riconoscibilita’ professionale dove ottenere la qualita’ cercata non e’ fortuito ma raggiungibile logicamente. Ogni scenario di progetto, quindi, deve avere una qualita’ comparabile e realizzare, anche se in modo differente, la stessa idea progettuale, lo stesso codice.
7. L’evoluzione del progetto avverra’ anche con la valutazione di eccezioni che, in una prima stesura del progetto, erano state necessarie per arrivare a colmare specifiche e contingenti richieste funzionali, estetiche, tecnologiche. Tali eccezioni potranno essere l’elemento di innesco di ulteriori regole, di ulteriori codici progettuali.
8. Il ciclo di incremento di complessita’ del progetto (incremento di complessita’ del paradigma - nuovi scenari) puo’ essere percorso tante volte quanto e’ necessario per raggiungere la necessaria complessita’ (non complicazione) per la fattibilita’ dell’edificio e la qualita’/identita’/riconoscibilita’ cercata.
Al termine del LSF1 i progetti verranno presentati in una mostra assieme ai progetti realizzati in parallelo dagli studenti della Virginia Tech University che lavorano nello stesso semestre nella sede svizzera dell’universita’. Questi progetti saranno poi sviluppati ulteriormente durante il LSF2 nel secondo semestre e parteciperanno al Premio Citta’ di Lecco. Ogni studente manterra’ nel sito www.generativedesign.com la propria pagina relativa al lavoro progettuale svolto.
Ref.

Celestino Soddu, Citta’ Aleatorie, Masson Ed. 1989
Celestino Soddu, Enrica Colabella, Il progetto ambientale di morfogenesi, Esculapio Ed, 1992
Celestino Soddu (editor), Generative Art, Dedalo Ed. 1998
Ref. Internet
www.generativedesign.com sito del Laboratorio di Progettazione Generativa diretto dal prof. Soddu dove e’ possibile trovare circa 120 Tesi di Laurea con relatori Celestino Soddu ed Enrica Colabella, papers, progetti e sperimentazioni.
www.celestinosoddu.com sito del prof. Celestino Soddu
www.generativeart.com sito del convegno internazionale Generative Art (paper sul design generativo)