CLOZZA MARCO 639826
Laboratorio
di Sintesi Finale 1
5°
Anno - Ingegneria Edile/Architettura
VI
Facolta' di Ingegneria
Politecnico
di Milano
A.A.
2002/2003
Prof.
Celestino Soddu
Prof.
Enrica Colabella
Prof. Quinsan Ciao
Le
forme e i segni di un paesaggio sono la rappresentazione di una struttura
complessa, frutto di un’energia che si è sviluppata nel tempo, seguendo il moto
pendolare della storia, avanti e indietro. Hanno la capacità di comunicare
significati profondi e consentono attraverso la decodificazione delle regole
compositive che sottendono le loro immagini, di definire i caratteri dei
luoghi.
non si può pensare di separare e distinguere un edifiio dal proprio contesto così come non si può separare l’architettura dalle immagini del paesaggio che la circonda. Non si possono interrompere le relazioni che l’edificio instaura con l’energia del luogo perché l’interazione è dinamica e reciprocamente vitale
Cantine Rotari
Il
mio progetto si confronterà direttamente con l’ambiente di montagna dove regole
di rispetto e di attenzione agli eventi naturali e dove considerare il
territorio un bene prezioso costituirà una premessa indispensabile. Il luogo
sarà dunque un elemento generatore delle scelte compositive con cui si
articolerà il mio progetto
Apparato
naturale e apparato artificiale si articoleranno con corrispondenze
stupefacenti, come quando, per esempio, certe pareti rocciose sembrano imitare
la struttura dei muri a corsi regolari, o quando, a rovescio, le case si
mimetizzano talmente coi macigni e le pietraie che l'occhio le distingue
appena.
Non
si saprà allora se l'arte imiterà la natura o la natura l'arte. Per un
progettista questo dialogo fra un ordine naturale di spazi e volumi e un ordine
artificiale di forme murarie costituisce un serbatoio privilegiato di
ispirazione.
E' indubbio che la montagna quando si sale e si fatica a salire per raggiungere una meta o un luogo, si carica di significati e di valenze che nella quotidianita' non si percepiscono, per cui credo sia inevitabile che il gesto che si compie per trasformare questo luogo attraverso l'atto architettonico assuma una valenza e un significato molto più forte. credo che proprio questo significato primitivo, forse più ancestrale che e' racchiuso in questa trasformazione della montagna e' dovuto alla eccezionalita' del luogo; si ripropone in termini anche fisici l'antica lotta fra l'uomo e la montagna, la perenne lotta fra l'uomo e la natura.
Kapelle Sogn Benedegt
L’architettura deve essere una ricerca tesa al miglior sfruttamento dell’ambiente, in grado di utilizzare le qualità, le potenzialità, i vincoli e le risorse che i diversi luoghi possono offrire. Le risorse he prenderò in considerazione in qualche modo assomigliano agli elementi fondamentali che per Eraclito erano generatori erano generatori del mondo e della vita dell’uomo: terra, acqua, fuoco e aria. Orografia, acqua, clima e materiali sono le risorse fisiche che appartengono al carattere del territorio e della sua storia, con le quali il costruire deve inevitabilmente dialogare e nutrirsi.
Centro culturale Tjibaou
Non credo che possa esistere un solo catalizzatore in grado di definire un mio modo di progettare o di dar vita a forme, credo invece che gli stimoli, possano nascere dall'osservazione attenta del luogo e della percezione delle energie che lo rendono vivo.
Ampliamento del rifugio Caduti all’Adamello
La sedimentazione di successivi ampliamenti la raggiungibilità dal basso
Lo sviluppo orizzontale della preesistenza l’andamento inclinato della morena
La pietra come materiale già presente l’esigenza di bloccare un moto discendente
Il contesto
Gli
angoli visuali privilegiati
L’andamento
sinuoso delle creste nevose
Il clima montano dei 3000m