Questo edificio fa parte delle opere realizzate da Morandi nell'area dell'Aeroporto di Roma (terminai, parcheggi sotterranei, viadotto di accesso, ecc.), è un interessante variante edilizia delle strutture a cavi superiori già sperimentate a fondo nei ponti: l'aviorimessa, quasi contemporanea ai primi ponti e viadotti a travate autobilanciate, è ancora vicina ad essi tecnicamente e formalmente. Il complesso, adiacente al centro di manutenzione Boeing 747, interessa con esso un'area di una decina di ettari e comprende, attorno alle vaste aule tecniche per il ricovero e la manutenzione dei grandi aerei di linea (oltre 10.000 m2 ciascuna), officine e uffici su più piani. Il problema della grande luce libera ha quindi informato tutta la progettazione, facendo della copertura delle aule tecniche il motivo strutturale e architettonico dominante (va tenuto presente a questo proposito che, oltre all'assenza di sostegni intermedi, anche la fronte esterna verso le piste di volo doveva risultare libera per con sentire l'ingresso simultaneo di più velivoli). La copertura dell'aviorimessa è costituita da serie affiancate di travi curve, prefabbricate a terra e montate in opera meccanicamente, appoggiate in campata sul muro tagliafuoco longitudinale e vincolate alle estremità a tiranti sostenuti da cavalletti a pendolo; data la dissimmetria della trave, la parete retrostante risulta sollecitata a trazione.