NOTE STORICHE E TECNICHE
Anno 1959
Denominazione Palazzo della Civiltà del Lavoro
Località Torino (Esposizione Italia '61).
Progetto di concorso. In collaborazione con R. Gabetti e A. Oreglia d'isola
Descrizione dell'opera

 

Il progetto, presentato al concorso indetto per la sede temporanea dell'Esposizione internazionale del Lavoro (tenutasi a Torino durante le manifestazioni per il primo centenario dell'Unità d'Italia), e a cui fu preferito quello ormai notissimo di Pier Luigi Nervi, prevedeva un'unica vastissima aula interamente vetrata, la cui copertura era sorretta da una successione di grandi travate bilanciate (a cavi sottesi) a sezione variabile. La necessità di utilizzare l'edificio (a esposizione ultimata) come sede per il Centro Nazionale dell'istruzione Professionale consigliò di adottare uno schema distributivo flessibile, concentrando e sovrapponendo lungo i fianchi gli spazi più piccoli e lasciando al centro il vano di maggiori dimensioni; questo schema distributivo suggerì a Morandi di usare le strutture secondarie, atte ad accogliere gli spazi più piccoli, come elementi di contrappeso delle grandi travate di copertura, realizzando un sistema statico molto articolato e ardito.